La debolezza dell’euro contro il dollaro potrebbe continuare anche settimana prossima con obiettivo area 1.15. Questa è la conclusione cui si giunge andando ad analizzare le conseguenze della settimana appena conclusasi.
Settimana scorsa mettevamo in guardia da possibili ritracciamenti dell’euro nei confronti del dollaro (L’ euro è diretto verso quota 1.3 contro il dollaro ma nel breve sono possibili ritracciamenti) e l’ultima seduta della settimana ha di fatto materializzato questo timore. Prima, però, la valuta europea ha segnato nuovi massimi recenti nei confronti del biglietto verde.
Andiamo a studiare in dettaglio le implicazioni di questo affondo ribassista che per i più è giunto inaspettato.
La debolezza dell’euro contro il dollaro potrebbe continuare anche settimana prossima con obiettivo area 1.15: le indicazioni dell’analisi grafica e previsionale
Indice dei contenuti
Time frame giornaliero
La tendenza in corso è ancora rialzista sull’euro nei confronti del dollaro (FXEURUSD), ma la nuova falsa rottura della resistenza in area 1,18229 (I° obiettivo di prezzo) potrebbe provocare un affondo ribassista fino in area 1,15733. Su questo livello, poi, si giocheranno le sorti di breve termine del cambio euro dollaro. Una chiusura giornaliera inferiore a questo livello farebbe accelerare al ribasso verso obiettivi da calcolare a inversione avvenuta. Nel caso di tenuta, invece, si ripartirebbe verso gli obiettivi rialzisti indicati in figura.
Time frame settimanale
Niente da aggiungere a quanto scrivevamo le settimane precedenti
Finalmente venerdì 17 maggio c’è stata la rottura della resistenza e adesso le quotazioni sono lanciate verso il II° obiettivo di prezzo in area 1,20695. La massima estensione del rialzo in corso si trova in area 1,28.
Solo una chiusura settimanale inferiore a 1,13533 farebbe ripiombare nel baratro l’euro nei confronti del dollaro.
Time frame mensile
La chiusura di luglio è stata straordinaria e adesso non ci sono più ostacoli lungo il percorso che porta in area 1.3.
Conclusione: sebbene nel breve periodo siano possibili ritracciamenti, per i prossimi mesi l’euro dovrebbe continuare a rafforzarsi nei confronti del dollaro. Tuttavia nel lunghissimo periodo non bisogna sottovalutare un risveglio della moneta verde con conseguente indebolimento dell’euro, come discusso in un precedente articolo.
Approfondimento
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