Giorni concitati per il Governo alle prese con le misure da adottare per dare slancio all’economia italiana. Intanto la Cgia suggerisce la cura anticoronavirus: lockdown applicato alle tasse degli autonomi, delle piccole e micro imprese con un fatturato fino a 1 milione di euro.
Azzerare le imposte erariali potrebbe servire ad evitare di far chiudere molte aziende che per i mancati introiti in questi due mesi hanno difficoltà a riprendere il cammino.
La proposta
L’intento della Cgia è di non far pagare Irpef, Ires e Imu sui capannoni per le micro e piccole imprese. Nel caso la proposta fosse presa in considerazione, per l’erario ci sarebbe un mancato gettito di 28 miliardi di euro. Questa misura di alleggerimento fiscale coinvolgerebbe l’89% delle attività economiche presenti in Italia compreso ditte individuali, lavoratori autonomi, liberi professionisti e società di persone.
L’erario cosa non incassa
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Dallo studio effettuato dalla Cgia si stima che i mancati introiti per l’erario sarebbero così suddivisi: la fetta maggiore è per l’Irpef 22,7 miliardi. Seguono Ires 4,2 miliardi, l’imposta sostitutiva versata dalle partite Iva con regime forfettario di 779milioni, infine l’Imu sui capannoni 500 milioni.
Ma sulle tasse regionali e locali?
Da tenere presente che questo alleggerimento fiscale non inciderà su Regioni e Comuni perché i due enti continuerebbero ad incassare le loro spettanze. L’associazione stima che nelle casse degli enti territoriali arriverebbero 3 miliardi di Irap, 2,5 miliardi di Imu, 1,6 di addizionale regionale Irpef e 610 milioni di addizionale comunale.
Imitare la Germania
L’associazione senza giri di parole indica di imitare la Germania. Nel giro di una settimana nelle casse delle micro aziende tedesche sono arrivati fino a 15mila euro di finanziamento a fondo perduto. In questo periodo di crisi economica vanno aiutate le partite Iva con misure mirate.
Chi deve indebitarsi
La Cgia è favorevole a far aumentare il debito pubblico dello Stato che grazie alle misure messe in campo dalla Bce e dall’Ue riuscirà a rimanere solvibile. Va fatta una chiara scelta di campo e anche in tempi brevissimi perché le aziende non riuscendo ad incassare dai committenti sono con l’acqua alla gola. La Cgia crede nella cura anticoronavirus: lockdown applicato alle tasse per far respirare le aziende.