Noi italiani amiamo dare dei nomi che rimandano alla nostra cultura a moltissime città o zone. Anche nel nostro Paese riusciamo a far brillare alcune aree meno conosciute di altre dandone dei nomi più altisonanti. Per questa ragione conosciamo la bella Saluzzo come la Siena del Piemonte o persino Aosta come la Roma del Nord. Inoltre, c’è un borgo alpino che in molti associano alla Serenissima, ma ha una storia molto più particolare e complessa. Infatti, la conosciamo come la piccola Venezia ma in realtà il borgo non assomiglia solo a Venezia, soprattutto per la sua storia.
Un piccolo borgo su un lago in Savoia
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Annecy è un borgo molto conosciuto dagli italiani. Passeggiando per le sue vie infatti si sentono tantissime persone parlare italiano e nella sua offerta enogastronomica non mancano moltissimi ristoranti aperti da compatrioti. In particolare, la grande maggioranza degli italiani definisce Annecy come la Venezia delle Alpi a causa dei suoi numerosi canali e dei pittoreschi scorci che la città offre al visitatore. Tutto ciò è vero, ma ciò che la maggior parte delle persone ignora è che la città è in realtà conosciuta in Francia come la Roma delle Alpi.
Annecy è proprio un’invenzione degli antichi romani. Infatti, le popolazioni galliche che vivevano nel luogo avevano l’abitudine di costruire i propri villaggi sulla cima dei colli adiacenti. I romani invece, per pacificare la regione decisero di costruire un forte proprio all’ingresso del lago omonimo. Il borgo si chiamava Bautas ed era un centro molto importante per la regione.
La conosciamo come la piccola Venezia ma in realtà questo borgo sul lago è la Roma delle Alpi
La ragione per cui i francesi conoscono e chiamano Annecy la Roma delle Alpi non è però legata al periodo romano, bensì all’epoca moderna. Nel Cinquecento la Riforma protestante si sviluppò fortemente nella regione, a causa dell’influenza di Calvino a Ginevra e di altri importanti riformatori. Annecy aveva già una dozzina di conventi che erano di possessione di ordini religiosi cattolici e furono i primi ad accogliere le popolazioni cattoliche che fuggivano dalle aree protestanti. In questo periodo dunque, grazie all’arrivo di molte persone e capitali, la città si abbellì notevolmente con la costruzione di molte altre chiese e monumenti. Pensiamo al palazzo di Nemours, alla nuova Cattedrale di San Pietro in stile rinascimentale o alla Casa Lambert.
Infine, un grande Santo venerato anche in larghe parti d’Italia, San Francesco di Sales, divenne vescovo della città nel 1602. Da quel momento in poi Annecy diventò per sempre la Roma delle Alpi.
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