Molti di noi mangiano la cipolla, sia cotta che cruda. Alcuni la amano così tanto che se ne fregano anche del rischio di alito cattivo, altri, invece, preferiscono scartarla, lasciandola ai lati del piatto.
La cipolla è al centro di tantissime preparazioni della nostra tradizione culinaria. Soffritti, insalate, zuppe, secondi di carne o pesce e tanti altri ancora sono i piatti che ne prevedono la presenza.
Darebbe tantissimi vantaggi al nostro organismo. Basti pensare che uno dei suoi componenti, l’allicina, fungerebbe come un antibiotico contro il batterio che potrebbe causare ulcere e gastriti.
L’aspetto che, però, spesso trascuriamo, sono le sue controindicazioni. La cipolla, infatti, potrebbe dare effetti indesiderati, soprattutto se mangiata da chi prende determinati farmaci. Capiamone qualcosa in più e scopriamo anche come digerire meglio la cipolla, visto che il modo migliore per mangiarla sarebbe da cruda. Vediamo, quindi, anche come evitare il rischio di cattivi odori.
La cipolla potrebbe causare queste controindicazioni per la salute
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La cipolla è una pianta che si presenta in natura sotto forma di bulbo. Ne esistono di diverse varietà, che differiscono per colore e intensità di sapore.
Per godere di tutte le sue proprietà, dovremmo mangiarla cruda. In questo modo, infatti, riusciremmo a trarre vantaggio dalle fibre contenute al suo interno, ma anche di altri preziosi elementi.
Stiamo parlando dell’allicina e della quercetina, che sarebbe utile per il benessere del cuore e dei vasi sanguigni. Infatti, come riporta il sito dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, la quercetina inciderebbe positivamente sui livelli di colesterolo e trigliceridi.
Molte persone, però, non riuscirebbero a consumarla cruda, perché soffrirebbero di reflusso e bruciori allo stomaco. Per risolvere questo fastidioso problema, quindi, potremmo provare questo vecchio metodo.
Un antico rimedio della nonna
Dopo aver tagliato la cipolla, magari usando dei trucchi per non piangere, dovremmo inserirla in un recipiente contenente acqua e aceto di vino bianco. Dovremo lasciarla in ammollo e poi sciacquare il tutto: in questo modo il suo sapore diventerà più delicato, e la digeriremo più facilmente.
Le controindicazioni per la salute
Oltre a questo aspetto, bisogna sottolineare che le cipolle potrebbero interferire con alcuni farmaci. Nello specifico, potrebbero creare problemi in abbinamento ad anticoagulanti, antidiabetici e antiaggreganti. Facciamo, quindi, attenzione perché la cipolla potrebbe causare queste controindicazioni. Solo così potremo gustarci in totale serenità il sapore fresco e rigenerante di questo bulbo ricco di proprietà.
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