Per gli italiani l’idea di una Chinatown è spesso qualcosa di cinematografico. Si pensa che sia una cosa da New York, o da Milano al massimo. Eppure, senza nulla togliere alla Chinatown di Milano, quella più popolosa d’Italia si trova in una città poco conosciuta e non troppo grande: Prato.
Chi l’avrebbe mai detto che la Toscana, oltre alle dolci colline, le meraviglie architettoniche e il buon cibo, avesse questo primato. Ma la Cina nascosta, la Chinatown più grande d’Italia, si trova proprio lì.
Breve storia
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La città di Prato, durante la seconda metà de Novecento, è stata una dei distretti tessili più importanti e fiorenti del mondo. Negli anni Ottanta la mole di lavoro era così ingente, che fu necessaria la costruzione di una città industriale ai bordi della città stessa: il Macrolotto.
Il distretto tessile offriva molte opportunità lavorative e così negli anni Novanta iniziò una lieve immigrazione cinese. Ma l’arrivo di questa popolazione in città si fece ingente con la crisi del distretto tessile pratese, all’inizio dei Duemila. La comunità cinese rilevò in poco tempo l’intero Macrolotto, avviando attività proprie e andando a stabilirsi ai margini del centro storico.
Situazione attuale
La vera e propria Chinatown si estende per circa sette chilometri su due strade: Via Pistoiese e Via Filzi. Conta ufficialmente circa 30 000 abitanti, ma sono molto di più. Perlopiù i cinesi di Prato provengono dalla regione della città di Wenzhou. Quando si percorre Via Pistoiese verso il centro città, d’un tratto si è catapultati in Cina. Negozi, persone, supermarket, venditori ambulanti, ristoranti, cartelli e insegne. Il fascino culturale è incredibile. Alla fine della via c’è un semaforo su un incrocio, oltre il quale si vede Porta Pistoiese, la porta medioevale che guarda, ironicamente, verso occidente. Appena si entra in centro, tutto sembra essere stato un incantesimo. Non si vede più neppure un cinese.
Se si è in cerca di un po’ di esotismo, ecco dove andare: la Cina nascosta, la Chinatown più grande d’Italia. Una meta irrinunciabile per un particolare viaggio in Toscana, quando si potrà tronare a viaggiare normalmente.