La chiusura settimanale spinge al ribasso le azioni Campari

Dopo che da inizio anno sono falliti numerosi tentativi di accelerazione ribassista, la tenuta dei supporti sul titolo Campari è venuta a mancare. Eppure nell’ultimo mese più volte gli attacchi dei tori erano stati respinti. Adesso che la chiusura settimanale spinge al ribasso le azioni Campari, cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane?

Prima di rispondere a questa domanda attraverso gli strumenti dell’analisi grafica, ricapitoliamo brevemente la valutazione del titolo secondo l’analisi fondamentale.

Da un punto di vista dei fondamentali Campari è fortemente sopravvalutato qualunque sia la metrica utilizzata. Ad esempio, il rapporto prezzo su utili è superiore a 30,9x, un livello elevato in assoluto e non solo rispetto alla media del settore di riferimento che già viaggia su livelli elevati, superiori a 22,9x. Anche il rapporto tra prezzo e fatturato, che vale 4,1, è non solo molto superiore alla media del settore di riferimento, ma elevato in assoluto.

A sostegno del titolo c’è una situazione finanziaria della società molto buona che ha permesso una politica di sviluppo mediante acquisizioni. L’indice di liquidità è pari a circa 2. Inoltre, il rapporto tra debito e capitalizzazione si aggira intorno al 55%.

Così come non deve preoccupare il giudizio degli analisti riportato sulle riviste specializzate che vede un consenso medio accumulare e un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 33% circa.

Secondo l’analisi grafica la chiusura settimanale spinge al ribasso le azioni Campari

Il titolo Campari (MIL:CPR) ha chiuso la seduta del 21 ottobre a quota 8,654 euro, in ribasso del 3,11% rispetto alla seduta precedente.

Come dicevamo, dopo un anno circa di tenuta, il supporto in area 8,83 euro (I obiettivo di prezzo) ha ceduto e adesso le quotazioni potrebbero avere campo libero fino all’obiettivo successivo in area 6,715 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione al ribasso, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 4,6 euro (III obiettivo di prezzo).

Chiaramente un recupero immediato del supporto appena rotto potrebbe favorire una ripartenza al rialzo verso i massimi storici in area 13 euro.

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