Se a fine 2020 lo scenario prevedeva un inizio anno debole seguito da un’esplosione al rialzo verso area 3.500 dollari, la chiusura di marzo cambia lo scenario di lungo periodo e l’oro può scendere fino in area 1.200 dollari.
Sulle possibile cause della debolezza dell’oro ce ne siamo occupati settimana scorsa quando titolavamo il report sull’oro La forte ripresa dell’economia americana e la forza del dollaro possono condannare l’oro a ulteriori ribassi.
Oggi ci occupiamo delle implicazioni della chiusura di marzo sulle proiezioni di lunghissimo periodo. Sul time frame settimanale e su quello mensile, infatti, non ci sono novità rispetto a quanto scritto settimana scorsa (clicca qui per leggere il report).
Il primo trimestre ha visto un crollo del 10% delle quotazioni dell’oro. Cosa ancora più importante, però, è stata la chiusura trimestrale sotto l’importante area di supporto 1730/1760 dollari. Si sono aperte, quindi, le porte per uno scenario che vede le quotazioni puntare il I obiettivo di prezzo in area 1200 dollari. Decisivi, quindi, saranno i prossimi tre mesi per capire cosa accadrà all’oro.
Un primo segnale che il tracollo dell’oro è giunto al capolinea si avrebbe con una chiusura settimanale superiore a 1.757,7 dollari seguita da una chiusura mensile superiore a 1.845,8 dollari.
La chiusura di marzo cambia lo scenario di lungo periodo e l’oro può scendere fino in area 1.200 dollari: Le indicazioni dell’analisi grafica
Indice dei contenuti
L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 1 aprile in rialzo dello 0,75% rispetto alla seduta precedente a quota 1.728,4 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un ribasso dello 0,37%
Time frame settimanale
Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.