Nel nostro viaggio alla ricerca di fiori e piante che possano dare un tocco di classe al nostro verde, non potevamo non occuparci delle “ricadenti”. Solitamente le “piante perenne ricadenti”, così come le chiamano in gergo tecnico, non sono particolarmente difficili da curare. La chiamano Occhio del cielo questa meravigliosa pianta perfetta per il nostro balcone: la Pervinca. La vedremo sia nel classico colore verde, ma anche in quello variegato, così apprezzato per colorare i balconi.
Semplice robusta e perenne
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La chiamano Occhio del cielo questa meravigliosa pianta perfetta per il nostro balcone, che, invece nella versione multicolore, diventa l’Occhio degli stregoni. Dei nomi che sono tutti un programma per queste piante divenute famose negli anni come ornamento perfetto dei balconi di casa. La Pervinca presenta delle foglioline piccole, sempreverdi, con la tradizionale forma ovale e l’aspetto lucido. Da formare quasi un riflesso, come lo scintillio degli occhi. La Pervinca verde ha solitamente una tonalità scura, mentre quella variegata è chiara con dei sorprendenti bordi color panna.
La sua fioritura è adesso
Avremmo voluto e potuto consigliarla anche prima, ma questa pianta strisciante vede la sua fioritura proprio adesso. Non potremo godere molto a lungo dei suoi meravigliosi fiori, visto che di solito il termine della fioritura è a giugno. Ma, proprio riprendendo i suoi soprannomi, ci ritroveremo il balcone sommerso da fiori del colore degli occhi della famosa Liz Taylor. La splendida diva di Hollywood, dai famigerati occhi blu-viola. Ma, altrettanto bella è la variante della Pervinca in versione bianco-rosa.
La sua manutenzione e le cure
Vediamo adesso nello specifico tutte le caratteristiche botaniche per prenderci cura della pervinca:
- il terreno deve essere discretamente fertile e drenante, anche se la pianta si adatta bene al terreno in cui la piantiamo;
- ama tanta luce e molte ore di sole;
- ricordiamoci di annaffiarla spesso, soprattutto adesso nel periodo della fioritura;
- concimiamola con frequenza, almeno ogni 20 giorni, possibilmente con sostanze liquide di azoto.
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