La chiamano la piccola Parigi italiana perché le sue strade sembrano appartenere a un quartiere francese

città gorla

Le vacanze, per tanti, stanno diventando un’angoscia. Con questa storia che i voli tardano o vengono cancellati, c’è chi si sta preoccupando, e non poco, per le ferie. In tanti che non hanno prenotato ancora, ad esempio, preferiscono muoversi con la macchina, a scanso di sorprese. In effetti, queste vacanze ce le stanno davvero facendo sudare. Tra, appunto, voli non garantiti, costo del carburante alle stelle e generale aumento dei prezzi nei luoghi di villeggiatura, c’è da stare poco allegri.

In Italia, possiamo visitare anche la piccola Grecia e la piccola Londra e senza superare i confini

Anche se la gente prova a difendersi, magari prenotando all’estero, in località dove il costo della vita è più basso. Certo, chi è ammalato di esterofilia cercherà, in tutti i modi, di spostarsi, lasciando il nostro Paese. Anche se, onestamente, la nostra Italia è talmente bella che potrebbe aver partorito le capitali di molte Nazioni. E se questa zona, in particolare, di cui stiamo per parlare, la chiamano la piccola Parigi italiana, un motivo c’è. Nel senso che ci sono località che sembrano le riproduzioni di luoghi famosi esteri. Sternatia, ad esempio, sembra una piccola Grecia e in tanti vanno a visitarla per le vacanze per sentir parlare anche un idioma di origine greca.

Così come non tutti sanno che a Roma si trova la piccola Londra italiana. Basta andare tra Viale del Vignola e Via Flaminia, dove incontrare un insolito e caratteristico vialetto pedonale. Si tratta di via Bernardo Celentano, dove le case sono tutte in perfetto stile british. Insomma, non serve superare i confini italiani per assaporare le atmosfere di certe Capitali europee. Ad esempio, in Italia esiste, come detto, anche la piccola Parigi italiana che, attenzione, non è Torino.

La chiamano la piccola Parigi italiana perché le sue strade sembrano appartenere a un quartiere francese

Si trova sempre al Nord del nostro Paese e, incredibile, nel capoluogo della Lombardia. Infatti, è un quartiere di Milano che definirono come piccola Parigi. Si tratta di Gorla ed è collocato nella parte nordorientale della metropoli milanese. Purtroppo, ai più, il nome ricorda una delle stragi peggiori della storia italiana. Quella del 20 ottobre 1944, quando delle bombe alleate centrarono la scuola elementare Francesco Crispi, uccidendo 184 bambini e 19 adulti.

Il suo nomignolo di piccola Parigi le deriva dall’Ottocento. Un borgo rurale attraversato dal Naviglio Martesana, sulle cui sponde si trovavano delle belle ville. Veniva descritto così: “La gradita posizione di questo villaggio, sul grandioso vialone che conduce alla villa di Monza, lo rende frequentatissimo dai milanesi, che la domenica vi passano il pomeriggio in liete mense e piacevoli sollazzi”. Qui, nel “Cantun Frecc”, si trovava la casa del medico personale di Napoleone. Stendhal l’amava e anche l’Arciduca Ferdinando d’Austria si fermava sulle sponde della Martesana. Grazie a queste visite nobili, Gorla divenne la piccola Parigi, ricordando molto Bois de Boulogne. Insomma, per tuffarsi nelle atmosfere parigine basta andare a Gorla.

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