L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato delle linee giuda per spiegare al contribuente cosa fare se la cessione del credito viene rifiutata. Questo può accadere anche solo per errore ma rappresenta ugualmente un problema da risolvere. La spiegazione fornita vale sia per il Superbonus al 110% che per tutti gli altri bonus edilizi. Si consideri che la normativa sulla cessione del credito ha subito più volte modifiche. Tuttavia, il meccanismo di base è rimasto, in generale, lo stesso, almeno per quanto riguarda l’accettazione e il rifiuto.
Ebbene, esiste una piattaforma dell’Agenzia delle Entrate dove fornitori e cessionari possono visualizzare e accettare le cessioni. A quel punto, per utilizzare il credito in compensazione, occorrerà utilizzare il modello F24. In alternativa all’utilizzo del credito in compensazione, è possibile comunicare un’ulteriore cessione. La comunicazione deve essere fatta all’Agenzia. Comunque, fino a quando non si accetta la transazione, non si possono effettuare compensazioni o ulteriori cessioni.
Come avvengono
Indice dei contenuti
Ma, chiediamoci: “ come avviene il rifiuto della cessione del credito, all’interno della piattaforme indicata?”. È semplice: se l’utente non ritiene di essere il corretto cessionario del credito, o che i relativi dati siano scorretti. In questi due casi, deve rifiutare la cessione, avvalendosi dell’apposita funzione presente sulla piattaforma. Il rifiuto è importante anche perchè l’operazione di circolazione del credito dovrà interrompersi. Inoltre, in caso di errore, il titolare originario della detrazione potrà comunicare nuovamente, in modo corretto, l’opzione per lo sconto o la “prima” cessione, senza perdere niente.
Quindi, alla domanda: “ cosa fare se la cessione del credito Superbonus riceve un rifiuto?”, la risposta è semplicemente: controllare i dati e ripetere l’operazione. Per gli altri tipi di crediti, la piattaforma consente ai titolari di comunicare all’Agenzia l’ulteriore cessione del credito. Questi ultimi cessionari, poi, visualizzeranno sulla piattaforma i dati dei crediti ricevuti.
La cessione del credito Superbonus rifiutata o comunicata per errore. Cosa fare?
Altro caso rispetto al rifiuto, si ha quando la cessione è stata comunicata per errore. Ebbene, se il cessionario non accetta il credito ricevuto, il cedente non potrà utilizzarlo in compensazione o cederlo ulteriormente. Tuttavia, se accetta, non ci sarà nulla da fare. Infatti, è bene sapere che l’elemento centrale è che sia l’accettazione che il rifiuto non possono essere parziali e sono irreversibili. Infatti, solo in alcuni casi eccezionali, l’Agenzia delle Entrate consente di revocare la scelta. Infine, in caso di cessione successiva alla prima, il cessionario può procedere all’accettazione o al rifiuto solo decorsi cinque giorni lavorativi. Detto termine decorre dall’inserimento della cessione sulla piattaforma, da parte del cedente.
Lettura consigliata
Ristrutturazioni casa ancora possibili con il superbonus al 110%, prorogato con questi vantaggi e novità anche sulla cessione del credito