La cefalea cronica diventa malattia invalidante

cefalea

Di recente acquisizione è la legge che riconosce ufficialmente che  la cefalea cronica diventa malattia invalidante. Essa è stata approvata in Senato l’8 luglio 2020 con ben 235 voti favorevoli e solo 2 contrari. Finalmente, quindi, la legge n. 81 del 14 luglio 2020, ha riconosciuto la cefalea cronica, a tutti gli effetti, come una malattia invalidante. La medesima sarà in vigore dal 12 agosto 2020.

La cefalea cronica diventa malattia invalidante. Excursus della legge

La battaglia giuridica volta al riconoscimento della cefalea come malattia invalidante risale al 2003. In quell’anno le associazioni del settore redissero la Carta dei Diritti del paziente cefalagico. Poi, 10 anni dopo, il Presidente dell’associazione neurologica per lo studio delle cefalee, presentò in Senato un testo intitolato “Manifesto dei diritti della persona con cefalea”. Di qui, una lenta progressiva affermazione della cefalea cronica come malattia invalidante. Il testo di legge appena stilato, n. 81/2020, dispone che, ai fini dell’invalidità rileva la cefalea primaria cronica, accertata da almeno 1 anno.

La relativa diagnosi deve essere effettuata da uno specialista del settore presso un centro accreditato per la diagnosi e la cura delle cefalee. Lo stesso deve attestare l’effetto invalidante della malattia che, in tal caso, è riconosciuta come malattia sociale. Il tutto, se essa si manifesta, nelle seguenti forme: – emicrania cronica e ad alta frequenza; – cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici; – cefalea a grappolo cronica; – emicrania parossistica cronica; – cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione; – emicrania continua. Per l’attuazione della legge, entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge il Ministro della Salute deve adottare un decreto. Questo verrà adottato in seguito alla consultazione della Conferenza permanente Stato Regioni. Inoltre, con esso dovranno essere individuati progetti specifici per la presa in carico delle persone affette da cefalea.

Sul fronte medico

Sul fronte propriamente medico, dato incoraggiante è che sta per essere messo in commercio il farmaco specifico per la cefalea, anche per le fattispecie insidiose. Infatti, entro luglio esso sarà disponibile a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Si tratta, appunto di un farmaco per la prevenzione dell’emicrania episodica e cronica. Esso verrà somministrato mensilmente con efficacia elevata e rapidità di risposta. Esso agirà laddove i precedenti farmaci hanno fallito, cioè anche sui casi più ostici.

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