Capita a tutti di ricevere in regalo piccole somme di denaro da propri parenti. Trasferire denaro tra parenti non è un’attività illecita. Occorre però fare attenzione a non violare, indirettamente, altre normative, anche per non incorrere in sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La causale nel bonifico tra parenti per evitare l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate
Indice dei contenuti
Il bonifico è senz’altro il metodo più immediato e sicuro per trasferire somme di denaro. Se fate il bonifico con home banking da conto on line l’operazione è anche gratuita.
Occorre però fare attenzione perché le somme che i vostri genitori, per esempio, vi bonificano, potrebbero apparire come lesioni di diritti ereditari di vostri fratelli. Oppure, se siete liberi professionisti, si può pensare che si tratti di vostri ricavi in nero che avete fatto formalmente apparire come regalo da parte di un parente.
Ecco perché è così importante scegliere bene la causale nel bonifico tra parenti per evitare l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate. Intanto il bonifico bancario può essere utilizzato quando si tratta di cifre di modesto importo. Questa circostanza andrà valutata in relazione alle condizioni economiche del donante.
Se, invece, la donazione non è di modico valore (pensate al conto corrente di un pensionato di soli 10mila euro, che sono però tutti i risparmi dell’uomo), è necessario che la donazione sia effettuata con atto pubblico notarile. Dopo che il Notaio avrà redatto l’atto il parente potrà effettuare il bonifico, che sarà solo l’esecuzione del contratto di donazione.
La causale corretta nel bonifico
Se la donazione non è di modico valore e quindi avete optato per la donazione con atti del Notaio nella causale del bonifico potrete scrivere quanto segue.
Causale “atto di donazione del …. registrato in data …. n. …”.
Se invece non avrete nessun atto notarile per giustificare il passaggio di denaro, ma ci sarà solo il bonifico, potrete scrivere nella causale quanto segue.
“Regalo papà”, “Regalo mamma”, “Regalo nonno”.
Non esistono formule prestabilite dalla legge per la causale di questo genere di bonifico, ma può essere un utile suggerimento.
Non usate termini giuridici che potrebbero avere un effetto contrario a quanto da voi voluto. Quindi non parlate di donazione, né di atto di liberalità. Questo perché, come già abbiamo detto, eventuali eredi potrebbero un domani impugnare questi pagamenti.
Non scrivete nemmeno che si tratta di un gesto di riconoscenza a fronte di un’opera o attività da voi svolta. In questo caso, infatti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe intenderlo come un compenso, percepito al nero e perciò illegittimo.
La causale per il bonifico in caso di prestito
Potreste ricevere del denaro da un parente non come regalo, ma come prestito, quindi da restituire anche se senza interessi.
In questo caso nella causale del bonifico potreste scrivere “Prestito infruttifero del…”. La data sarà quella della scrittura privata, che sempre vi consigliamo di sottoscrivere, con cui le parti avranno stabilito la data della restituzione.