Roma ha tre grandi parchi che i turisti possono visitare durante tutto il corso dell’anno. Uno in particolare, situato sulla Nomentana, è famoso per la riapertura di un suo edificio molto particolare e riccamente decorato. Stiamo parlando della casina delle civette, un museo nel parco di Villa Torlonia.
La casina
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La casina delle civette, un museo nel parco di Villa Torlonia, è un piccolo museo che risale alla fine del XIX secolo. La base della casina, una piccola baita, venne ricostruita da Alessandro di Torlonia. La ristrutturazione della casina fu molto lunga, tant’è che moltissimi architetti del ventesimo secolo liberarono la loro creatività durante le varie fasi di recupero dell’edificio. Il nome originario dell’edificio era “Capanna Svizzera”; il nome cambiò dopo una serie di ristrutturazioni attuate per rendere la casina vivibile per i principi Torlonia.
Perché le civette
La casina delle civette deve il suo nome alle rappresentazioni delle civette che sono presenti sulle sue vetrate principali. Pare infatti che il principe Giovanni Torlonia fosse appassionato di esoterismo e di tutto ciò che fosse ricollegabile col mondo dell’aldilà.
In seguito a queste decorazioni, il villino prese l’attuale nome di “Casina delle civette”. Molti altri architetti si susseguirono per migliorare e restaurare la base della casina ma, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e l’arrivo degli americani, il villino si ritrovò in stato di abbandono. La vera, grande restaurazione della casina delle civette è databile nei primi anni del 1990. In quegli anni infatti, il comune di Roma, decise di riabilitare il parco e il suo uso e si impegnò per restaurare in toto la casina e donarla ai suoi abitanti.
A oggi, è possibile visitare la casina ma solo su prenotazione con una guida specializzata. La casina delle civette ospita infatti molte mostre tematiche che si susseguono nel corso degli anni.