Nell’attuale contesto geopolitico mondiale, connotato da una sempre più accentuata frammentazione della governance globale e da una sequela di “cigni neri” che sembra non avere fine, emerge come una necessità strategica, sia per gli Stati, che per i mercati e, più in generale, per i centri di potere globali, dotarsi di un’efficace capacità predittiva. Ecco un’ulteriore approfondimento su quale sia la capacità predittiva dei flussi di capitale.
Proprio per affrontare questo tema si è tenuta il 7 dicembre a Roma, presso il Circolo degli Affari Esteri, la giornata di studio dal titolo “La capacità predittiva dei flussi di capitale“, organizzata dal Think Tank Trinità dei Monti e dall’Italian International Economic Center. Tra i partecipanti illustri, il Presidente della Consob, Paolo Savona, e l’Ambasciatore Emerito Sergio Vento, moderati da John Douglas Stewart, esperto di analisi finanziaria.
Nella seconda parte della giornata di studio, dopo aver affrontato il tema cruciale della valenza predittiva dei flussi di capitale nell’analisi prospettica dell’economia globale, si è discusso di come oggi, le nuove tecnologie consentano una migliore lettura di questi fenomeni, ma al contempo li influenzino. Ciò nonostante, è da tutti riconosciuto il loro fondamentale apporto, in quanto le “Big Six” (blockchain, big data, intelligenza artificiale, e-commerce, realtà virtuale e cloud) offrono strumenti moderni e sofisticati per una migliore capacità di governo dell’economia.
Valute digitali
Indice dei contenuti
Ad esempio: le valute digitali, nella loro doppia veste criptovalute private e pubbliche (Central Bank Digitial Currency), sono uno degli strumenti emergenti che più attrae l’interesse dei grandi investitori. Si può quindi interpretare la vigilia di quanto preconizzato da Friedrich Von Hayek già nel 1976 in tema di competizione monetaria, che scrisse senza poter conoscere l’evoluzione delle potenzialità tecnologiche digitali che si sono oggi materializzate. Le CBDC potrebbero quindi essere lo strumento di stabilizzazione dell’economia in un mondo multipolare, come asserito da Mark Carney già nel 2019.
Bepi Pezzulli autore del libro “Capitali coraggiosi“, dopo aver fornito un contesto storico, ha enfatizzato il ruolo del venture capital nell’innovazione e nel riequilibrio delle politiche di spesa. Ha evidenziato, inoltre, che il denaro è solo metà della storia, mentre la disciplina di mercato e il trasferimento di know-how giocano un ruolo cruciale.
John Douglas Stewart ha sollevato la questione dell’innovazione tecnologica e dell’applicazione dell’intelligenza artificiale nel settore finanziario.
Paolo Savona ha invece sottolineato il conflitto tra stabilità monetaria e finanziaria e l’importanza di strumenti predittivi, evidenziando l’evoluzione delle politiche monetarie e il ruolo dell’intelligenza artificiale nel processo decisionale.
La capacità predittiva dei flussi di capitale: le peculiarità
In particolare, Pezzulli e Savona hanno sviluppato l’analisi considerando i fattori decisivi per
Il ruolo di moneta e finanza: La moneta è descritta come il cuore dell’economia, mentre la finanza rappresenta le varie parti del corpo umano. La storia della moneta ha subito evoluzioni, passando dall’oro alla forma cartacea e digitale. La finanza, invece, ha sviluppato numerosi strumenti nel corso del tempo.
L’importanza della stabilità finanziaria: Si menziona l’uscita dalla crisi del 1929, sottolineando che non solo gli investimenti pubblici, ma anche le autorità di controllo, come la SEC, furono cruciali per garantire la stabilità finanziaria. Nel 2008, la politica monetaria è stata influenzata dalla “benevola disattenzione” di Alan Greenspan, portando a un fallimento simultaneo della politica monetaria.
Nuovi attori e tecnologie emergenti: Nel 2008, l’iniziativa privata ha cercato alternative sia alla moneta che alla finanza tradizionale, usando tecnologie come l’intelligenza artificiale e il computer. Si sottolinea il problema del potere predittivo degli strumenti, specialmente quando i modelli econometrici tradizionali non hanno previsto correttamente eventi come l’aumento dell’inflazione nel 2021.
E ancora
Venture capital e nuovi approcci finanziari: Si suggerisce di identificare attività finanziarie che possano favorire la ripresa economica, tra cui si citano i venture capital, che compensano coloro che causano perdite e premiano chi ottiene vantaggi. La tecnologia ha anche influenzato i mercati finanziari dagli anni ’90, consentendo il trattamento di grandi quantità di dati.
Le piattaforme tecnologiche e le crypto currency: Sono nate come alternative alle istituzioni finanziarie tradizionali, in particolare a seguito del fallimento della finanza nel 2008. Si evidenziano i produttori di crypto currency come sostituti alle banche centrali e il loro ruolo nella creazione di moneta senza un debitore.
AI e predizione economica: Si esplora l’applicazione dell’AI ai modelli econometrici. Si sottolinea la necessità di migliorare gli strumenti predittivi per evitare crisi finanziarie causate da politiche monetarie inadeguate. Vi è una reazione contrastante tra il sistema tradizionale e l’adozione degli strumenti predittivi avanzati.
Sergio Vento ha, infine, esplorato la complessità derivante dall’intersezione tra finanza, tecnologia e geopolitica, in tempi di VUCA (vulnerability, uncertainty, complexity, ambiguity). Ha affrontato la questione dell’analisi predittiva nel contesto delle scelte di investimento e delle ambiguità strategiche, con riferimento a situazioni come Taiwan e la Brexit.
L’incontro si è concluso con una sessione di domande e risposte, enfatizzando la necessità di una visione predittiva e strategica nel contesto delle sfide geopolitiche globali.
Lettura consigliata