La canzone più fraintesa nella storia della musica italiana

canzone

I tormentoni accompagnano le nostre serate di mezza estate e fanno da colonna sonora ai nostri momenti più spensierati. A tutti è capitato di ballare sorseggiando un aperitivo in riva alla spiaggia, oppure di lanciarsi in karaoke stonati nel locale di turno.

Le hit estive sono immancabili, nella memoria e nei ricordi felici di ognuno. Inoltre alleggeriscono le pesanti giornate lavorative a 35°. Succede frequentemente però, che l’allegra musica in sottofondo sia complice di fraintendimenti nella comprensione d’insieme.

La cassa dritta e il ritmo irresistibile di alcune di queste canzoni, distoglie quindi l’attenzione dal reale significato del testo.

Sono molti i pezzi non capiti, ma forse nessuno di questi batte il grossolano fraintendimento che ha investito questo brano. Ecco la canzone più fraintesa nella storia della musica italiana.

Tropicana

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Tropicana, canzone simbolo del Gruppo italiano, esce nel 1983. Scritta nell’autunno del 1982, viene fatta ascoltare dal gruppo, alla casa discografica Dischi Ricordi.

Il direttore artistico Cerruti accoglie positivamente la canzone e decide di produrla subito. L’intuito del discografico non mente e nel 1983, Tropicana è la canzone più ballata e ascoltata in Italia, insieme a Vamos alla Playa dei Righeira.

Il gruppo, 3 anni dopo, si scioglie, ma Tropicana rimane popolarissima nel corso degli anni.

Almeno una volta nella vita, a tutti è capitato di ballare, canticchiando: “Mentre la tv diceva, mentre la tv cantava, bevila perché è Tropicana yeah”.

La canzone ha un ritmo coinvolgente e un’armonia che piace, alla quale è impossibile resistere. Anche le generazioni venute dopo gli anni ’80, non si sono potute sottrarre a qualche trenino sulle note del celeberrimo pezzo.

Quello che sfuggì ai tempi e che continua a sfuggire ancora adesso, è che la tematica della canzone è tutt’altro che allegra. Il brano racconta un sogno, durante il quale un vulcano causa un’esplosione.

La gente, che nel frattempo ascolta un’orchestra jazz suonare, a due passi dall’esplosione, rimane impassibile. E così mentre le persone sono stordite dalla televisione “brucia nella notte la città di San Josè”. “La lava gremava gli hulahop, l’uragano travolgeva i bungalow” e i villeggianti che fanno?

Rimangono inermi chiedendosi tra loro “Non ti senti come al cinema?”.

Il significato

La canzone ha quindi un significato implicito e metaforico; racconta l’apatia e il disinteresse generati dai mass media. Dopo un ascolto più attento, si scopre quindi di aver ballato e brindato sulle note di un brano che racconta un disastro ambientale.

Un disastro ambientale che metaforicamente è la trasposizione di come l’avvento della tv all’epoca, aveva anestetizzato la coscienza civile delle persone.

Per tutti questi motivi, Tropicana non può che essere: la canzone più fraintesa nella storia della musica italiana.

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