Secondo Gero Jung, Chief Economist di Miramaud AM, la BCE potrebbe presto fare da apripista alla FED in merito all’attesissimo taglio dei tassi di interesse. Cerchiamo di capirne di più e di spiegare quest’ipotesi in parole semplici.
L’attuale situazione dei tassi di interesse è molto delicata. Qualora il taglio tanto atteso avvenisse troppo presto o troppo tardi potrebbero esserci infatti anche gravi conseguenze.
Ecco perché le Banche centrali stanno ponderando con grande attenzione questa decisione. In merito, oggi tratteremo dell’analisi di Gero Jung di Miramaud AM, secondo il quale la BCE potrebbe fare da apripista alla FED sul taglio dei tassi di interesse.
Recessione o no? Per Miramaud non c’è questo rischio
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In un recente comunicato, Jung ha esposto la posizione degli analisti di Miramaud AM in merito alla possibilità di una recessione. A suo avviso, questa è da escludere, al contrario di un rallentamento dell’economia globale, che è invece uno scenario plausibile.
Tra il 2000 e il 2019 la crescita media è stata del 3,8% mentre attualmente è del 3,1% e potrebbe scendere al 3,0% (quindi dello 0,1%) nel corso dell’anno.
La BCE potrebbe fare da apripista alla FED sul taglio dei tassi di interesse
Per Miramaud AM sarebbe da escludere l’ipotesi secondo la quale la FED taglierà i tassi a marzo. Sarebbe invece più probabile che ciò avvenga a giugno.
In questo scenario, la FED non sarebbe la prima delle Banche centrali a tagliare i tassi. Infatti, sarebbe preceduta dalla BCE, che lo farebbe a sua volta nel secondo semestre dell’anno.
Insomma, non resta che attendere e cercare di capire quale previsione si rivelerà veritiera a conti fatti. Per il momento, il 2024 si annuncia un anno decisamente interessante per l’economia e per i mercati nonché, ovviamente, per analisti e investitori.
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