I minimi annuali sono stati toccati fra ieri ed oggi, la BCE fermerà il crollo dei mercati o si continuerà a scendere?
Tanto le attenzioni degli addetti ai lavori quanto quelle del comune risparmiatore sono in buona parte riposte nella prossima riunione della BCE questo giovedì 12. Data la particolarità degli eventi, l’incontro di giovedì può a ragione considerarsi il market mover della settimana, o almeno così sperano in tanti. Che fare quindi in attesa della prossima riunione BCE? Giovedì si affronteranno infatti diversi ordini del giorno, uno su tutti la questione della crisi del nostro Paese.
La situazione italiana
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Uno dei dossier più spinosi riguarderà lo stato di salute del nostro Paese, da anni richiamato dalle Istituzione europee ad affrontare le dovute riforme strutturali. Si proviene già da un 2019 debole e la crisi da virus aggraverà conti pubblici (meno entrate tributarie e maggiori spese a sostegno di famiglie e imprese) e l’economia in generale ne risentirà. Ancora, va sottolineato come sotto il peso dello spread in ascesa il costo del debito peserà ulteriormente sulle casse centrali. Impossibile far finta di nulla e ad oggi è verosimile e lecito ipotizzare che qualche misura a sostegno verrà presa. Si discuterà poi a posteriori se quanto sarà stato adottato potrà considerarsi sufficiente o no. Di certo è lecito attendersi un adeguato sostegno anche dalla parte delle competenti Autorità monetarie e molti iniziano a scommettere che la BCE fermerà il crollo dei mercati. Ma sarà così?
Il sostegno a banche e governo
A soffrirne in patria sono anche le Banche: da un lato c’è lo spread, dall’altro la recessione. Lo spread che sale sappiamo erode i margini di redditività degli istituti di credito, che lucrano dall’intermediazione tra tassi attivi e passivi. Ancora, le banche soffrono poi per la discesa dei corsi delle obbligazioni che detengono in portafoglio. Ci si ripercuote ulteriormente sui loro bilanci.
Come comportarsi
Come comportarsi quindi in attesa della prossima riunione BCE? Alla luce di tutto quello che abbiamo detto allora è ragionevole riporre piccole dosi di fiducia sull’evento di giovedì . Che non vuol dire provare a anticipare gli eventi ed esporsi anzitempo, ma che costituisce un piccolo invito a monitorare con attenzione l’incontro di giovedì e (ovviamente) il comparto dei titoli bancari. La nostra tesi è che comunque siamo su livelli interessanti per iniziare a effettuare acquisti in ottica di 12/36 mesi.