La BCE fa volare i mercati azionari, ma non la discesa di Stellantis che sembra inarrestabile

La BCE fa volare i mercati azionari

La giornata di contrattazione è stata condizionata dalla BCE che ha deciso, come da aspettative, di tagliare dello 0,25% i tassi. Ne hanno, quindi, approfittato i mercati azionari che hanno chiuso in forte rialzo, soprattutto Piazza Affari che ha guadagnato oltre l’1%. Tuttavia, se la BCE fa volare i mercati azionari, non ne approfitta Stellantis che continua a scendere.

La BCE fa volare i mercati azionari, quali potrebbero essere le prossime mosse?

La Banca Centrale Europea (BCE) ha approvato il terzo taglio dei tassi di interesse del 2024, dopo quelli di giugno e settembre. Una decisione in risposta ai dati economici negativi, come il rallentamento dell’inflazione e la debolezza dei settori manifatturiero e dei servizi della zona euro. Il taglio di ottobre, deciso dopo l’ultimo rapporto sull’inflazione che ha evidenziato una diminuzione al 1,7%, riflette la necessità di stimolare l’economia senza compromettere il controllo sull’inflazione interna ancora elevata. Tuttavia, il dibattito all’interno della BCE rimane acceso, con alcuni esponenti più favorevoli a tagli rapidi e altri più prudenti, data l’incertezza economica.

Christine Lagarde, presidente della BCE, ha sottolineato durante la conferenza stampa che l’istituto continuerà a basare le sue decisioni sui dati economici disponibili, lasciando aperta la possibilità di ulteriori tagli nei prossimi mesi. Nonostante i segnali di rallentamento, la BCE non prevede una recessione imminente, ma rimane vigile sugli effetti della crescita sull’inflazione.

Il taglio di ottobre ha ridotto i tassi di riferimento di 25 punti base. Il tasso sui depositi presso la banca centrale è sceso al 3,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 3,65%. La BCE ha ribadito il suo approccio “data dependent”. Ovvero basato sull’analisi dei dati economici, per assicurare il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine.

L’inflazione interna rimane elevata, soprattutto a causa della crescita dei salari, ma la BCE prevede che queste pressioni si attenueranno gradualmente. L’istituto continuerà a monitorare attentamente la situazione economica, soprattutto i dati sull’inflazione e il tasso di disoccupazione, per valutare l’entità dei prossimi interventi. Infine, il consiglio direttivo della BCE ha confermato l’intenzione di terminare entro il 2024 i reinvestimenti nel quadro del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP).

I pessimi dati sulle vendite affondano Stellantis che da inizio anno perde oltre il 40%

Stellantis ha registrato un forte calo delle vendite nel terzo trimestre del 2024, con un ribasso del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le consegne complessive sono state stimate in 1,148 milioni di unità, una cifra significativamente inferiore rispetto all’anno precedente. La casa automobilistica ha attribuito il calo alla transizione del portafoglio prodotti e alle iniziative di riduzione delle scorte presso la rete distributiva. Queste azioni, insieme ai lanci di nuovi modelli, dovrebbero rafforzare il posizionamento futuro del gruppo. Tuttavia, l’azienda aveva già lanciato un allarme a settembre sulle previsioni di profitto per il 2024, in particolare a causa del deterioramento delle condizioni economiche negli Stati Uniti e in Cina.

La situazione in Nord America

Il Nord America è stata l’area geografica più colpita, con una riduzione delle consegne del 36%, pari a circa 170.000 unità. Stellantis ha spiegato che il calo è stato solo n parte causato dalla necessità di ridurre le scorte. A questo si aggiunga la transizione verso una nuova gamma di prodotti multi-energy, come la Dodge Charger Daytona e la Jeep Wagoneer S. Nonostante questo, le vendite ai clienti finali negli Stati Uniti hanno sostenuto una crescita della quota di mercato, passata dal 7,2% di luglio all’8% di settembre. Anche le scorte sono diminuite di 50.000 unità rispetto al trimestre precedente.

La situazione in Europa

In Europa, le consegne sono calate del 17%, con una riduzione di circa 100.000 unità, a causa del ritardo nel lancio dei modelli basati sulla piattaforma Smart Car, inclusa la Citroen C3. Tuttavia, le prospettive per il lancio dei nuovi modelli in Europa sono considerate robuste, con ordini di 50.000 unità per la Citroen C3 e di 80.000 per la Peugeot 3008.

Maserati ha sofferto un calo drastico delle consegne, con una diminuzione del 60%, registrando solo 2.100 unità consegnate nel trimestre. Al di fuori di Nord America ed Europa, le consegne sono rimaste invariate, grazie alla crescita del 14% in Sud America, che ha compensato i cali registrati in Medio Oriente, Africa, Cina e Asia Pacifico.

Il commento degli analisti

Gli analisti finanziari rimangono cauti. Equita Sim ha evidenziato un netto rallentamento rispetto al primo semestre. Banca Akros, invece, ha giudicato i dati sulle consegne inferiori alle attese, soprattutto in Nord America, Europa e Medio Oriente. Stellantis continua comunque a essere valutata con un giudizio “hold”, in attesa di una ripresa grazie ai nuovi modelli in arrivo.

 

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