Nell’ultimo anno il titolo Saipem è stato uno dei peggiori di Piazza Affari, tra quelli a maggiore capitalizzazione, con un ribasso di oltre l’80%. Nell’ultimo mese, però, le cose sembra stiano cambiando, come già fatto notare in un precedente articolo. Che qualcosa bolla in pentola è evidente anche dal movimento registrato nel corso delle ultime 30 sedute di Borsa aperta. Il titolo, infatti, ha guadagnato circa il 70% dai minimi storici.
Siamo andati ad analizzare tutto lo storico a disposizione dal 1995 a oggi e mai il titolo aveva messo a segno un guadagno così importante in 30 sedute di Borsa aperta.
Vista l’eccezionalità del movimento, l’esplosione al rialzo dell’ultimo mese dove potrebbe condurre il titolo Saipem?
Intanto dal punto di vista societario il portafoglio ordini continua a crescere, soprattutto nel settore delle energie rinnovabili, che sarà sempre più importante nei prossimi anni per abbassare i costi delle bollette. Proprio recentemente la società ha completato un parco eolico offshore in Francia.
Il parere dell’analisi fondamentale
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Le indicazioni che arrivano dall’analisi fondamentale sono tutte per una sottovalutazione di Saipem. Il rapporto tra capitalizzazione e fatturato, infatti, è di 0,2 per l’anno 2022. Un livello non solo inferiore rispetto alla media dei competitors, ma piccolo in assoluto. Questa sottovalutazione è confermata dal rapporto Price to Book ratio. Il rapporto prezzo su utili, poi, non può essere calcolato, essendo la società in perdita. Se, però, si considera il fair value (calcolato con il metodo del discounted cash flow), le azioni Saipem sono sottovalutate di circa il 70%.
Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio degli analisti esprime una sottovalutazione di circa il 70%. Il problema è legato alla dispersione delle raccomandazioni, che risulta essere pari al 70% circa.
L’esplosione al rialzo dell’ultimo mese dove potrebbe condurre il titolo Saipem? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario Saipem (MIL:SPM) ha chiuso la seduta del 7 novembre in rialzo del 2,27% rispetto alla seduta precedente a 0,9552 euro.
La proiezione in corso è rialzista, ma sta trovando un forte ostacolo in area 0,99 euro (II obiettivo di prezzo). Il superamento di questo livello potrebbe aprire le porte a una continuazione del rialzo fino in area 1,1699 euro, che corrisponde alla massima estensione rialzista.
La mancata rottura della resistenza potrebbe aprire le porte a un ribasso fino in area 0,811 euro (I obiettivo di prezzo). Una chiusura giornaliera inferiore a questo livello, poi, potrebbe aprire le porte a un’accelerazione ribassista verso i minimi storici.