Domani sera si affronteranno tra loro per uno scontro ad alta quota che vale il primato in classifica. Per qualcuno, anche una piccola fetta di scudetto, nonostante si sia solo a fine novembre. Eppure quella tra Juventus e Inter non è e non sarà mai partita banale, al di là della classifica.
Il derby d’Italia, come venne definito da Gianni Brera. La sfida tra due filosofie opposte di essere tifoso. Il “vincere è l’unica cosa che conta”, contro la “pazza Inter”, capace di picchi altissimi e cadute fragorose.
Domani sera a Torino i nerazzurri si presenteranno sul campo dell’Allianz Stadium con due punti in più in classifica. L’opportunità di vincere per andare in fuga. Dall’altra parte, i bianconeri vogliono il sorpasso, per prendersi una vetta solitaria che manca ormai da tre anni.
In tutto questo, lo stadio, completamente esaurito, farà da cornice a uno scontro che si annuncia molto equilibrato.
Come arrivano al big match le due squadre
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Dopo la sosta per le nazionali, che hanno privato Allegri e Inzaghi di moltissimi giocatori, i due tecnici hanno avuto solamente un paio di giorni per preparare la partita. Gli organici non saranno al completo. L’Inter ha alcune defezioni importanti in difesa, la Juve a centrocampo. Le uniche certezze sono in attacco. I nerazzurri schiereranno la coppia titolare Martinez-Thuram. Per i bianconeri due maglie per tre giocatori, con Chiesa e Kean in vantaggio su Vlahovic.
Non è detto che mister Allegri non riservi una sorpresa, dettata dal suo grande intuito. Probabilmente non ci sarà Locatelli, per un problema fisico. Il suo posto potrebbe essere preso da Miretti, ma non è detto che il tecnico livornese non scelga altre soluzioni, magari anche con un inaspettato cambio di modulo.
Juventus contro Inter: la sfida dei bilanci
L’altro ieri l’assemblea dei soci della Juventus ha approvato il bilancio di esercizio per la stagione 2022/2023, con una perdita pari a 123,3 milioni di euro. I nerazzurri, da questo punto di vista, non stanno molto meglio, con un rosso di 85 milioni abbondanti.
I ricavi dei due club differiscono in maniera sostanziale dal punto di vista commerciale. Infatti, la Vecchia Signora introita ben 178,8 milioni, mentre la Beneamata percepisce “solo” 74,5. Il rapporto si ribalta, invece, per quel che riguarda diritti tv e ricavi da gara. La strepitosa cavalcata in Champions ha portato l’Inter a raggiungere quota 274 milioni, contro i 218,5 della Juve. I due club hanno incassato complessivamente quasi un miliardo di euro, con i bianconeri avanti 507,6 milioni a 425,4.
Dati preoccupanti, invece, per quel che riguarda i costi. 401,7 milioni per il club guidato dal presidente Gianluca Ferrero, composto da 255,3 di costi per il personale e 146,4 di ammortamenti. 286,8 per la società condotta da Steven Zhang, con 196,9 milioni di costi, sommati ad ammortamenti di 89,9.
Infine, il dato relativo al patrimonio netto che vede la Juventus nettamente in vantaggio. 42 milioni per i bianconeri, con un nuovo importante aumento di capitale in arrivo. Meno 161,9 per i nerazzurri, che hanno deciso di avvalersi di una norma inserita in uno dei decreti emanati durante il Covid, che darà loro la possibilità di differire le perdite entro il 2027.
Considerando un indebitamento di oltre 300 milioni, con il famoso prestito di Oaktree in scadenza a maggio 2024, si capisce come gli scenari per il club siano tutt’altro che rosei.
Se a Milano non si ride, a Torino si sta un po’ più tranquilli. Grazie alla solidità del gruppo Exor che, però, necessita di un pronto ritorno in Champions League per migliorare ancora di più i suoi bilanci.
Juventus contro Inter non solo in campo, dunque, ma domani sera i numeri che conteranno saranno altri: quelli dei gol, dei punti e della classifica.