Istat: cosa è finto nel paniere del 2020?

ISTAT

Anno nuovo, paniere dell’Istat nuovo. Per calcolare l’inflazione l’Istituto di statistica deve necessariamente rivedere i prodotti da analizzare. Ci sono new entry rispetto al passato. Ogni anno l’istituto di statistica rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo.  Aggiornando contestualmente le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione.

Quest’anno rientrano nel conteggio tra i mezzi di trasporto, le automobili elettriche e ibride elettriche e il monopattino elettrico e, tra i servizi di ristorazione, il Sushi take away e la consegna pasti a domicilio. Inoltre il servizio di barba e baffi, i trattamenti estetici per uomo e gli apparecchi acustici. Vanno ad arricchire la gamma il servizio di lavatura e stiratura camicia e l’applicazione dello smalto semipermanente.

Quanto pesa il paniere 2020

Nel paniere utilizzato per il calcolo degli indici Nic (per l’intera collettività nazionale) e Foi (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.681 prodotti elementari.Essi sono raggruppati in 993 prodotti, a loro volta raccolti in 410 aggregati.

La novità

Da quest’anno verranno presi in considerazione l’utilizzo dei prezzi registrati alle casse mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data) a nuovi canali distributivi del commercio al dettaglio della Grande Distribuzione Organizzata (GDO).

Scanner data

Con l’utilizzo di questa tecnologia scanner data sono circa 30 milioni le quotazioni di prezzo provenienti ogni mese dalla GDO utilizzate per stimare l’inflazione. Delle restanti 577mila quotazioni, 384mila sono raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica. 121mila direttamente dall’Istat e quasi 72mila dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero dello Sviluppo economico.

I comuni italiani coinvolti

Per la stima dell’inflazione sono presi a campione 80 comuni corrispondente all’83,2% in termini di popolazione provinciale mentre la copertura territoriale sale al 90,3% per un sottoinsieme di prodotti (tariffe e alcuni servizi locali), il cui peso sul paniere NIC è del 5,6%, per i quali altri 12 comuni effettuano la rilevazione dei prezzi.

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