Dopo la tempesta scatenata dal coronavirus investire nel settore sanitario potrebbe essere l’affare del futuro. L’emergenza sanitaria, infatti, ha dimostrato che la gestione dell’imprevisto non è stata del tutto soddisfacente. Siamo sicuri, quindi, che in futuro l’attenzione verso un settore che negli ultimi decenni è stato massacrato, sarà maggiore.
Un player non molto grande, ma molto attivo nel settore sanitario è MAPS. Nei giorni scorsi la società si è aggiudicata la fornitura del nuovo sistema informativo dei Pronto Soccorso degli Ospedali dell’Ausl di Modena e dell’Ospedale di Sassuolo (clicca qui per leggere la notizia). Si tratta di un contratto da 165.000€ all’anno per tre anni che per una società che capitalizza circa 20 milioni di euro ha un impatto importante.
Secondo gli analisti il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di poco superiore al 30%. Se, invece, si confronta il fair value con le attuali quotazioni la sottovalutazione scende al 20%. A prescindere dal valore assoluto, quindi, il titolo MAPS risulta essere sottovalutato.
Investire nel settore sanitario? Le indicazioni dell’analisi grafica e previsionale
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Il titolo azionario MAPS (MILMAPS) ha chiuso la seduta del 4 maggio in rialzo dell’1,15% rispetto alla seduta precedente a quota 2,65€.
La tendenza in corso sul time frame settimanale è rialzista con I° obiettivo di prezzo in area 4,071€. Affinché, però, questo livello venga raggiunto c’è da superare l’importantissima resistenza in area 2,664€. Per ben due settimane di fila, infatti, le quotazioni non sono riuscite ad avere ragione della forte resistenza.
Per i rialzisti, quindi, un importante segnale sarebbe una chiusura settimanale superiore a 2,664€.
Qualora, poi il rialzo dovesse continuare oltre 4,071€ gli obiettivi sarebbero molto ambizioni e importanti. Il II° e III° obiettivo di prezzo, infatti, si trovano rispettivamente in area 6,34€ e 8,61€. Il raggiungimento della massima estensione rialzista comporterebbe un guadagno dai livelli attuali di circa il 225%.
I ribassisti, invece, potrebbero trovare forza da chiusure settimanali inferiori a 2,664€.