Gli esseri umani hanno a lungo considerato lo spazio esterno come l’ultima frontiera. La nostra sete di esplorazione ha riunito intere nazioni per creare tecnologie più avanzate. Tutte volte alla ricerca di scoprire i confini esterni dell’universo. Mettiamo in evidenza l’emozionante viaggio che l’uomo ha compiuto nello spazio, e il boom economico che hanno avuto alcune industrie come risultato di questa ricerca di scoperte. Con un universo in continua espansione, fino a che punto siamo arrivati.
Investire nel futuro: l’economia dello spazio. L’ultima frontiera.
Ultima frontiera
Indice dei contenuti
Gli esseri umani sono stati affascinati dallo spazio per millenni, utilizzando i pianeti e le stelle per navigare, tenere il tempo e scoprire fatti scientifici sull’universo. A partire dagli anni Sessanta, gli esseri umani hanno anche viaggiato nello spazio, spingendo sempre di più i limiti dei nostri confini tecnologici e fisici ad ogni viaggio. Gli avvenimenti più importanti, finora, sono stati:
1957 ─ Primo satellite lanciato: Sputnik1
1961 ─ Primo uomo nello spazio: Yuri Gagarin
1965 ─ Prima passeggiata spaziale umana: Aleksei Leonov
1969 ─ Primo umano sulla Luna: Neil Armstrong
1984 ─ Prima passeggiata spaziale non legata: Bruce McCandless
1998 ─ Primo lancio di moduli per iniziare la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale
Le nazioni di tutto il mondo hanno utilizzato questi viaggi e queste pietre miliari tecnologiche per migliorare drasticamente la vita. I razzi riutilizzabili e la tecnologia satellitare avanzata consentono oggi una maggiore innovazione sulla Terra. Questo grazie a Internet a banda larga di qualità superiore, alle reti cellulari 5G e ai dispositivi connessi all’Internet degli oggetti (Internet of Things – IoT).
Investire nello spazio: l’economia spaziale è pronta per il decollo
Tre settori principali dominano oggi l’economia spaziale globale:
- Prodotti e servizi. Questo settore guida la maggior parte dell’attività commerciale nell’industria spaziale. Questi prodotti e servizi soddisfano esigenze specifiche nel campo delle telecomunicazioni, dei servizi di localizzazione, del monitoraggio e dell’osservazione.
- Infrastrutture. Anche la produzione di veicoli spaziali come razzi e rover, stazioni terrestri e spaziali e ricevitori come satelliti e terminali per internet e TV è in pieno boom. Con l’aumento della popolazione globale, il nostro bisogno di rimanere in contatto gli uni con gli altri si evolve.
- Governi. La maggior parte delle moderne agenzie spaziali governative stanno monitorando e tracciando attivamente lo spazio per offrire migliori risorse e servizi ai loro cittadini, compreso il monitoraggio geopolitico e il tracciamento dei missili.
Possono la riduzione dei costi, le nuove tecnologie e l’aumento dell’attività commerciale fare dello spazio la prossima industria da mille miliardi di dollari?
La prossima frontiera: investire nello spazio
Gli investimenti nelle industrie spaziali sono aumentati negli ultimi anni, passando da 1,1 miliardi di dollari nel 2000-2005 a 10,2 miliardi di dollari tra il 2012 e il 2018. Questa crescita vertiginosa è dovuta a un minor numero di barriere nell’industria spaziale, che in precedenza era limitata ai governi o agli ultra-ricchi. Le aziende del settore privato sono responsabili di gran parte della crescita, oggi. Dal 2000, Goldman Sachs stima che siano stati investiti 13,3 miliardi di dollari in nuove start-up spaziali lanciate di reruocco
cente. Queste aziende, sostenute da titani come Jeff Bezos e Elon Musk, si impegnano a sostenere le innovazioni dal pratico al fantastico, per andare audacemente dove nessuno è mai andato prima. Ma quali sono le aziende per cui si può investire nel futuro, ovverosia nell’economia dello spazio?
SpaceX ─ potente servizio di Internet via satellite
Deep Space Industries e Planetary Resources ─ prime miniere commerciali nello spazio
DoubleTree Hilton ─ prima azienda a cuocere biscotti nello spazio
Blue Origin ─ esplorazione dello spazio profondo
E con i recenti progressi tecnologici, questi obiettivi si stanno avvicinando alla realtà. Per esempio, prendiamo il turismo spaziale. Mentre i costi sono ancora astronomici, Blue Origin e Virgin Atlantic puntano sull’idea che le prime vacanze spaziali si svolgano già quest’anno (magari prima del Coronavirus…) e che da lì la popolarità stia crescendo. in effetti, Dennis Tito ha pagato 20 milioni di dollari per diventare il primo turista spaziale nel 2001. I biglietti prepagati per i voli suborbitali di 90 minuti con Virgin Galactic (quando potrà effettuarli) saranno di 250.000 dollari.
Investire nel futuro
I progressi della tecnologia satellitare e dei razzi fanno sì, già oggi, che i costi siano in calo in tutta l’economia spaziale commerciale. Per questo motivo, l’industria spaziale globale potrebbe saltare fare salti enormi, in avanti, nei prossimi decenni. Per la prima volta dall’inizio del nostro viaggio verso le stelle, l’ultima frontiera sembra proprio a portata di mano.