Molti investitori, soprattutto chi punta a investimenti di lungo periodo, sono interessati a investire in azioni puntando sui dividendi più alti. In questo modo, soprattutto se il rendimento del dividendo si aggira intorno al 5%, anche superiore, si ha un ulteriore ritorno aggiuntivo.
Dei titoli azionari con il rendimento del dividendo più interessante abbiamo già parlato in un precedente articolo. Oggi vogliamo concentrarci sul titolo azionario tra le Blue Chips che offre un dividendo molto interessante. Stiamo parlando di Banco BPM.
Investire in azioni puntando sui dividendi più alti
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Allo stato attuale il rendimento del dividendo di Banco BPM è superiore al 7% ed è visto in crescita nei prossimi anni. Le previsioni degli analisti, così come riportate sulle riviste specializzate, infatti, indicano un possibile rendimento superiore al 10%. Per la sostenibilità di un dividendo così importante è fondamentale verificare che il pay-out, cioè quanta parte degli utili viene distribuita, sia sostenibile. Allo stato attuale la società distribuisce circa il 50% degli utili. Nei prossimi tre anni, invece, questo livello dovrebbe salire di poco sopra il 60%. Siamo, quindi, su livelli accettabili.
Per chi volesse trovare un punto debole nella politica dei dividendi di Banco BPM c’è il fatto che la società è tornata alla distribuzione solo a partire dal 2021. Non c’è, quindi, uno storico a sostenere le previsioni future.
Secondo quanto riportato su riviste specializzate, gli analisti che coprono il titolo hanno un consenso medio comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione di circa il 50%. Da notare che la sottovalutazione è molto superiore alla dispersione rispetto alla media delle previsioni, per cui è statisticamente significativa.
Quando comprare queste azioni nel medio/lungo periodo?
Il titolo Banco BPM (MIL:BAMI) ha chiuso la seduta del 19 agosto in area 2,536 euro, in ribasso del 3,54% rispetto alla seduta precedente.
La situazione grafica sul titolo è molto incerta. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni sono in una sorta di limbo tra lo scenario rialzista e quello ribassista.
I livelli da monitorare, quindi, sono i seguenti: 2,349 euro e 2,653 euro. Solo la rottura di uno di questi livelli in chiusura settimanale potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.
Al rialzo, il primo obiettivo di prezzo potrebbe andare a collocarsi in area 3,37 euro. A seguire, poi, verso gli altri obiettivi indicati dalla linea continua. Al ribasso (linea tratteggiata), invece, l’obiettivo più probabile potrebbe andare a collocarsi in area 1,684 euro. A seguire, gli altri obiettivi indicati in figura.
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