Sembra che i giovani risparmiatori, ma non solo, non si fidino dei consulenti finanziari, per una sorta di “incomprensione culturale”.
Il tema dell’educazione finanziaria è molto hot di questi tempi, soprattutto alla luce di quanto emerso da report che evidenziano come i risparmi degli europei siano “parcheggiati in banca”, senza quasi un perché. Tra le motivazioni, sembra ci sia una scarsa propensione al rischio da parte delle famiglie italiane ed europee, ma anche appunto una non-conoscenza delle possibilità offerte dai Mercati.
Per ovviare a questo gap, che diventa ancora più ampio se si pensa alle generazioni di giovani, è nata un’App, Klear Finance, che promette consulenze accessibili e soprattutto comprensibili. Ma è davvero questo (la tecnologia fredda di un algoritmo) il futuro dell’educazione finanziaria? La domanda è d’obbligo, visto che saranno proprio i giovani ad alimentare più o meno direttamente e più o meno volontariamente l’economia del domani.
Vuoi investire usando l’IA? C’è un’App rivolta a tutti i risparmiatori
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Klear Finance è una startup italiana nata all’inizio di quest’anno: l’obiettivo è di offrire un’App che grazie all’uso dell’Intelligenza artificiale permetta a chiunque di orientare le proprie scelte verso investimenti adatti.
Più nello specifico, i founder (Federico Quarato, Marco Alo e Massimo dell’Erba, a cui si è aggiunto poi Paolo Federici) vogliono offrire un servizio diverso rispetto a quello classico delle banche e dei consulenti finanziari. Più “democratico”. Ciò in risposta al disinteresse, soprattutto da parte dei giovani, verso prodotti finanziari. La causa, sempre secondo i founder, sarebbe da individuare in un linguaggio troppo tecnico, spesso incomprensibile, adottato dagli esperti, che porta alla rinuncia o ancora peggio a errori di valutazione circa la scelta degli investimenti.
La nuova App sembra molto promettente; sarebbe come una sorta di “ChatGPT della finanza”, con un costo accessibile di 9,99 euro al mese per l’abbonamento. Gli utenti non devono fare altro che chiedere consigli e l’algoritmo – dopo aver tracciato un profilo – regala idee su come risparmiare, su come gestire il denaro e le spese, su quale mutuo scegliere e altro ancora.
Al momento, come riferiscono i fondatori della start-up, la maggioranza degli utenti è di sesso maschile e di giovane età (tra i 26 e i 35 anni); questo dato ci ricorda anche come la scarsa conoscenza finanziaria sia maggiore tra le persone di sesso femminile. La volontà di Klear Finance è ovviamente quella di crescere e acquisire sempre più utenti, anche di altre fasce d’età.
La doppia faccia della tecnologia
Ma davvero il futuro del risparmio sarà sempre più gestito da IA o algoritmi? Questa tecnologia sta entrando quasi a gamba tesa nella vita di cittadini, imprese, famiglie e Governi, in ogni ambito, e non mancano dubbi e incertezze. Investire significa anche reagire emotivamente a ciò che succede nel momentum, e forse è proprio il lato umano che rende la finanza così eccitante. Anche quando crea perdite e delusioni. Perché l’essere umano è in grado di elaborare i lutti, di maturare esperienza, di fare collegamenti filosofici che – almeno per il momento – nessuna macchina è ancora in grado di processare.
Sicuramente è sempre bene valutare i pro e i contro della tecnologia, in ogni comparto. In fondo, non è ciò che si fa proprio quando si decide se puntare su un asset piuttosto che su un altro? Da non dimenticare, poi, che il rischio è quello che si inneschi un paradosso: l’umano dovrà adattarsi al “linguaggio” dell’IA per ottenere i risultati desiderati.