Invece di tenere i soldi sotto il materasso o fermi sul conto corrente è meglio guadagnare con i BOT

possibilità di guadagno

Il rialzo dei rendimenti ha segnato la svolta sul reddito fisso, che oggi consente di guadagnare anche sulle brevi durate. Un discorso che include pure i BOT scelti secondo alcuni semplici criteri.

Oggi spesso le quotazioni di questi titoli sul mercato sono sotto cento, per cui nel giro di pochi mesi producono un interesse positivo. Che in alcuni casi può fare anche tanta differenza, invece di tenere i soldi sotto il materasso o fermi su uno strumento a zero rendimento.

Quali sono le caratteristiche principali dei BOT rispetto ai BTP?

Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) sono titoli di Stato la cui durata non supera l’anno. In emissione le scadenze sono solitamente a 3, 6 e 12 mesi, o qualsiasi altra durata entro l’anno nel caso dei BOT flessibili. Ovviamente sono emessi in euro e quindi non danno alcun problema in termini di valuta.

Il Tesoro li emette con il meccanismo d’asta competitivo, fase a cui partecipano gli intermediari istituzionali autorizzati. In genere le aste si tengono a cadenza mensile nel caso dei BOT a 6 e 12 mesi. In base alle esigenze di cassa, invece, quelle a 3 mesi e quelle sui BOT flessibili.

Un altro elemento che li distingue dai BTP risiede nel rendimento. I primi staccano una cedola semestrale fino a scadenza, comunicata dal Tesoro in emissione. La remunerazione dei secondi, invece, è data dallo scarto di emissione (c.d. titoli zero coupon). Cioè dalla differenza tra il prezzo pagato per sottoscriverli e quello di rimborso finale, ossia 100 (valore nominale). Pertanto se li si acquista sotto cento offrono un potenziale guadagno finale, viceversa nel caso di acquisto sopra cento.

Guadagnare con i BOT

Guadagnare con i BOT-proiezionidiborsa.it

Anche per essi vale la regola per cui li si può rivendere anche prima della scadenza, ai prezzi di mercato vigenti all’atto della liquidazione. Il loro taglio minimo, infine, è di 1.000 euro più le commissioni (variabili per vita residua del BOT) all’intermediario.

Invece di tenere i soldi sotto il materasso o fermi su un conto infruttifero meglio un BOT di breve durata

Vediamo quanto quotano oggi alcuni di questi strumenti sulle scadenze più diverse, ma tutte entro l’anno. A titolo di esempio abbiamo:

  • BOT Zc con scadenza il 12 maggio 2023 (durata residua di 5 mesi e 10 giorni circa) che scambia a circa 99,12;
  • BOT con scadenza il prossimo 14 luglio (all’incirca altri 7 mesi e mezzo) a 98,75 centesimi;
  • BOT Zc settembre 2023 intorno ai 98,20 centesimi di quotazione;
  • infine il BOT con ISIN IT0005518516 e scadenza al 14 novembre prezza all’incirca 97,70 centesimi.

In sostanza, al crescere della durata residua sale il potenziale guadagno. Fermo restando che si parla pur sempre di mesi, quindi sempre di brevissimo periodo.

potenziale guadagno

Potenziale guadagno-proiezionidiborsa.it

Meglio spostare i soldi e guadagnare invece di tenerli

Almeno ad oggi, dunque, questi strumenti offrono una potenziale possibilità di guadagno a stretto giro. Con l’inflazione alle stelle urge studiare soluzioni di investimento che consentano di proteggere in tutto o in parte i sudati risparmi. Oltretutto il conto corrente è uno strumento di pagamento mediamente costoso.

In alternativa si può considerare, a titolo di esempio, il 3% dell’attuale offerta Supersmart sull’omonimo libretto postale. Oppure un conto deposito vincolato: alcuni di quelli a 12 mesi, per esempio, danno oggi un interesse lordo al 2,50%.

Consigliati per te