Le fave sono un legume tipico della primavera, la stagione che si è appena aperta. Aprile e maggio, in particolare, sono i mesi in cui si raccolgono maggiormente. Sono ricche di fibre, proteine, vitamine e minerali come fosforo e di ferro.
Invece di cucinare i soliti fagioli o le lenticchie, proviamo a stufarle per un contorno alternativo e perfetto per la stagione appena cominciata. Le accompagneremo assieme al guanciale, un abbinamento culinario assolutamente delizioso e da provare almeno una volta.
Attenzione a non comprarle con largo anticipo, a meno ché non si abbia intenzione di congelarle, siccome si possono conservare in frigorifero per massimo un paio di giorni. Trascorso questo lasso di tempo, cominceranno ad annerirsi.
È inoltre doveroso ricordare che per ottenere 600 g di fave pulite bisognerà comprarne all’incirca 2.5 kg, siccome hanno uno scarto molto elevato.
Ingredienti per 4 persone
- 600 g di fave fresche già sgranate;
- 100 g di guanciale;
- 1 cipolla;
- 1/2 bicchiere di acqua calda;
- olio extravergine di oliva;
- sale;
- pepe.
Invece di cucinare i soliti fagioli o le lenticchie, stufiamo le fave assieme al guanciale per un contorno primaverile semplice e goloso
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In una padella, scaldare due cucchiai di olio extravergine di oliva. Far rosolare la cipolla al suo interno e unire il guanciale tagliato in listerelle. Quando ha preso colore, aggiungere le fave sgranate. Aggiungere mezzo bicchiere di acqua calda e far cuocere a pentola coperta per circa 25 minuti di tempo, mescolando saltuariamente. Infine, insaporire col sale e aggiungere una spolverata di pepe macinato. Non resta che servire le fave stufate col guanciale!
E una volta stufate le fave? Cuciniamone anche la buccia!
Dopo aver sgranato le fave, conservarne le bucce. Come tanti altri scarti, possono essere riutilizzate in cucina. Dopo averle lavate e sbollentate per circa 5-10 minuti di tempo, potranno essere usate come ingredienti per risotti, sformati e frittate o per preparare la celebre sauza calabrese. Oppure, le si potrà semplicemente condire e servire come contorno. Quel che è certo è che buttarle è uno spreco che può essere del tutto evitato. Proprio come per i ciuffi di carote.