L’anguria è uno dei frutti più amati dell’estate, siccome è dissetante, rinfrescante e sazia pur non essendo molto calorica.
Quando la si mangia, inoltre, si può scegliere di non buttare via niente: né i semi, che tostati diventano un vero e proprio snack, né le bucce.
Diversamente da quanto molti credono, anche queste ultime si possono riutilizzare in cucina. Ad esempio, per mangiarle dopo averle candite con zucchero e cannella, per preparare una composta adatta ad accompagnare verdure e formaggi, per fare il gazpacho e non solo. Insomma, come si sarà ormai capito esistono davvero tanti modi per cucinarle.
Invece di buttare la parte bianca delle bucce dell’anguria, ecco un modo geniale e inaspettato per riciclarla
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La parte bianca delle bucce può essere usata addirittura per preparare una buonissima confettura da spalmare sul pane o sulle fette biscottate a colazione oppure da usare come farcitura in un dolce a proprio piacimento, come una crostata.
Dosi per 4 persone
- 1 kg di bucce di anguria;
- 1 stecca di vaniglia;
- 1 kg di zucchero.
Ci vogliono pochi e semplici ingredienti e passaggi per preparare questa confettura originalissima. Bisogna, prima di tutto, rimuovere lo strato verde dalla buccia aiutandosi con un coltellino. Quindi tagliare la parte bianca a dadini.
In una pentola, mettere lo zucchero e la stecca di vaniglia. Far cuocere per 2 ore a fiamma molto bassa. Mescolare spesso con un mestolo di legno. Durante questo lasso di tempo, sterilizzare il barattolo di vetro in cui, poi, si conserverà la confettura. A metà cottura, si potrà scegliere di passarla al setaccio per renderla più cremosa.
Una volta pronta, rimuovere la stecca di vaniglia e trasferire la marmellata all’interno del barattolo di vetro. Farla raffreddare senza mettere il coperchio. Una volta fredda, la confettura si solidificherà. Quindi, non resterà che chiudere ermeticamente il barattolo e riporlo nella dispensa di casa. Si potrà quindi mangiare la confettura quando e come si preferirà.
Invece di buttare la parte bianca delle bucce dell’anguria, ecco come riutilizzarle per evitare persino il più piccolo degli sprechi.
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