Invalidità permanente per malattia: vantaggi economici e lavorativi

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Esistono delle tipologie di invalidità che sono temporanee. Altre, invece, si caratterizzano come permanenti e causano delle rimarchevoli limitazioni allo svolgimento di attività lavorativa e quotidiana. Di seguito gli esperti di ProiezionidiBorsa vi mostrano quali sono i benefici economici e lavorativi per invalidità permanente per malattia.

Che cos’è l’invalidità permanente

Invalidità permanente per malattia: vantaggi economici e lavorativi quali sono e come si individuano? In linea generale, l’invalidità permanente è la conseguenza di un danno fisico o psichico che la persona subisce nel corso della propria esistenza. Tale menomazione può essere la risultante di una condizione medica, quindi di malattia, oppure di un infortunio. Con l’invalidità permanente si attesta l’impossibilità della persona di recuperare o riavere la condizione di vita precedente. In ragione di tale stato, esistono delle agevolazioni che il nostro sistema governativo e sanitario prevede per coloro che versano in tale condizione di invalidità.

Come funziona per l’invalidità permanente causata da malattia generica

La prima situazione che intendiamo affrontare è quello che riguarda l’invalidità permanente per malattia generica. In questo caso, è possibile che l’interessato ottenga, in relazione alla propria condizione, la pensione di inabilità o l’assegno ordinario di invalidità.

Per quanto riguarda la pensione di inabilità, questa si concede solo a chi certifica una invalidità peri al 100%. AL requisito relativo all’invalidità, si aggiunge anche quello contributivo. Il beneficiario di pensione di inabilità deve infatti avere almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 versati negli ultimi 5 anni. In questo caso è bene specificare che non si può lavorare se si percepisce una pensione di inabilità. Questo perché l’attività lavorativa risulterebbe in conflitto con il fine perseguito dalla pensione di inabilità e con la condizione di invalido totale. Per sapere a quanto ammonta l’importo mensile di tale trattamento si può consultare la pagina qui.

Per quanto riguarda l’assegno ordinario di invalidità, quest’ultimo si attiene agli stessi requisiti contributivi già citati per la pensione di inabilità. In questo caso, la percentuale minima di invalidità permanente da attestare è del 74%. L’INPS eroga questo tipo di prestazione per un massimo di 3 anni con possibilità di rinnovo dietro richiesta.

Vantaggi economici e lavorativi nel caso di malattia professionale

Parlando di invalidità permanente per malattia, vantaggi economici e lavorativi, eccone altri. Se, invece, l’invalidità permanente deriva da una condizione lavorativa, cosa cambia? Laddove i trattamenti che abbiamo descritto fino ad ora vengono erogati dall’INPS, nel caso di invalidità per condizione professionale, è l’INAIL ad indennizzare. In questo caso l’Istituto fa riferimento a delle tabelle che definiscono quali sono le malattie professionali e la loro durata. Nel caso in cui la malattia sia permanente, l’interessato deve presentare una richiesta di indennizzo per il riconoscimento. In tale maniera, se sussistono le condizioni favorevoli, è possibile ottenere una rendita per il lavoratore non soggetta a tassazione Irpef.

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