Parlare di invalidità civile comprende un numero altissimo di patologie. E non solo, ad esempio, di quelle che interessano gli arti, la deambulazione, l’apparato circolatorio o quello digestivo. È riconosciuta l’invalidità civile anche per disabilità visiva, ad esempio. I ciechi e gli ipovedenti, infatti, rientrano di diritto tra gli invalidi civili. Ma quando si parla di disabilità visiva non si deve pensare solo alla cecità perché i disturbi di questo apparato sono molti. Basti pensare che secondo i dati dell’OMS è circa il 4% della popolazione mondiale ad essere affetto da disabilità visiva.
Quando l’invalidità riguarda la vista
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I disturbi della vista che portano al riconoscimento dell’invalidità, come abbiamo detto sono diversi. E non va confuso il cieco con l’ipovedente perché si tratta di due condizioni diverse con ripercussioni differenti. Per determinare la disabilità in campo ottico si tengono presenti due fattori fondamentali:
- il visus, ovvero l’intensità della vista e, quindi, la capacità di distingue forme ad una determinata distanza;
- l’ampiezza del campo visivo.
Un soggetto è considerato cieco quando il suo residuo visivo è inferiore a 1/20. La cecità, infatti, può essere:
- totale, quando c’è la completa mancanza della vista o solo il residuo di percezione delle ombre;
- parziale, quando anche in presenza di correzione nell’occhio migliore ha un residuo inferiore a 1/20.
Un soggetto, invece, è considerato ipovedente quando ha un deficit nell’intensità visive e al tempo stesso una riduzione del campo visivo. Come la cecità anche l’ipovisione ha diversi gradi di gravità che si distinguono tra grave, medio grave e lieve.
L’invalidità civile anche per disabilità visiva o cecità, diritti e agevolazioni
Per chi ha disabilità visiva sono previste diverse agevolazioni e diritti che andremo ad illustrare di seguito. Nel caso di ciechi assoluti l’INPS riconosce la pensione di invalidità (se non si supera il reddito limite personale di 16.127,30 euro l’anno) e l’indennità di accompagnamento.
Per i ciechi parziali, invece, è prevista la pensione di invalidità da 291 euro circa mensili. Ma anche l’indennità speciale a favore dei ciechi quando:
- il residuo visivo è non superiore a 1/20;
- oppure il campo visivo non è superiore al 10%.
Per quanto riguarda, poi, il diritto alla pensione, il cieco assoluto o parziale può beneficiare di una maggiorazione contributiva di 4 mesi per ogni anno di lavoro svolto. Ma bisogna chiaramente richiedere questo riconoscimento al momento della domanda di pensione.
Ovviamente anche per chi ha disabilità visiva è possibile fruire di permessi Legge 104, congedo straordinario per i familiari caregiver e scelta della sede di lavoro. A patto di essere titolari, ovviamente, di Legge 104.
I ciechi totali, parziali e ipovedenti hanno, poi diritto alle seguenti agevolazioni:
- sconto del 20% sui biglietti ferroviari se viaggia solo; se viaggia con accompagnatore per entrambi il costo del biglietto avrà sconto del 50%;
- esenzione dal pagamento dei biglietti per il trasposto pubblico locale sia per il disabile che per l’accompagnatore;
- IVA agevolata sull’acquisto di un veicolo;
- esenzione dal pagamento del bollo auto;
- accesso ad internet gratuito per i ciechi assoluti e riduzione del canone Telecom del 50%;
- detrazione 19% per le spese sostenute per l’acquisto di un cane guida;
- detrazione forfettaria per mantenere il cane guida.
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