Le analisi del sangue potrebbe rivelare livelli troppo alti di zucchero e/o di grasso soprattutto nei soggetti che curano poco l’alimentazione e conducono vita sedentaria. Per chi non ne ha l’abitudine non risulta certo semplice infilare delle scarpe comode e andare a camminare o smettere di mangiare alcuni alimenti. E pur tuttavia già apportando qualche piccolo cambiamento si potrebbe dare più respiro a cuore e cervello e migliorare la pressione arteriosa. E certamente “Sembra incredibile ma basta cenare a quest’ora per 3 mesi per abbassare la pressione alta, la glicemia e il colesterolo LDL”.
Ciò nonostante non è soltanto il momento della giornata in cui si mangia a provocare picchi glicemici e accumulo di grasso nelle arterie. E sebbene “Per dimezzare i valori del colesterolo cattivo bastano 2 iniezioni all’anno di questi farmaci” vi sono anche alternative valide ai medicinali. Così come è inutile rinunciare a formaggi, carne e uova perché colesterolo cattivo e trigliceridi aumentano con questi cibi ricchi di grassi saturi. Tuttavia resta fermo che un abuso nel consumo di uova, di alcuni tagli di carne e di alcuni tipi di formaggi siano innocui. Piuttosto conviene informarsi per individuare “I 5 formaggi più magri che possono mangiare i diabetici, gli intolleranti al lattosio e chi ha il colesterolo alto”.
Inutile rinunciare a formaggi, carne e uova perché colesterolo cattivo e trigliceridi aumentano con questi cibi
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Una ricerca dell’Università di Harvard ha studiato l’impatto degli acidi grassi saturi sull’aumento di colesterolo LDL e trigliceridi. Dai risultati dello studio è emerso che il laurico, il palmitico, lo stearico e il miristico sono i 4 grassi che si depositano nelle arterie. Sono proprio tali alimenti a determinare una maggiore esposizione al rischio di infarto del miocardio e ictus a causa del restringimento dei vasi sanguigni.
Gli acidi grassi saturi sono presenti per lo più nel lardo, nel burro, nell’olio di cocco, nello strutto, nell’olio di palma e nella margarina. Si intuisce pertanto che sono proprio i condimenti ricchi di tali grassi ad incidere negativamente sul rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. Da un lato quindi non bisogna eliminare, ma moderare il consumo di cibi come uova o gorgonzola. Dall’altro invece è assolutamente necessario evitare di utilizzare oli di palma e di cocco, come anche il burro per la preparazione delle pietanze.