Nei giorni scorsi l’Antitrust ha acceso i suoi riflettori sull’operazione di acquisizione lanciata da Intesa Sanpaolo su UBI Banca. I timori, infatti, sono che dall’aggregazione tra il primo e quarto istituto bancario italiano possa nascere un colosso che riduca la libera concorrenza. Per questi motivi la Guardia di Finanza ha fatto visita alle sedi di Intesa, Ubi e Mediobanca, advisor di Intesa, per acquisire documenti e informazioni.
Intanto i conti di UBI Banca della trimestrale sono stati ottimi con l’indicatore Cet1 fully load aumentato in tre mesi di 57 punti base, salendo al 12,86% e il total capital ratio di 122 punti base, al 17,05%. Sul fronte dei cosiddetti NPL, i crediti deteriorati lordi, sono scesi ulteriormente del 2,4%, grazie esclusivamente alla gestione interna, attestandosi al 7,5% dei crediti lordi.
Sul fronte del successo della OPS, poi, ci sono importanti novità che potrebbero determinarne il successo. In passato, infatti, si sono accavallate voci che mettevano in discussione il successo dell’operazione (clicca qui per leggere). Giuseppe Lucchini è uscito dal Sindacato azionisti di Brescia, patto nel quale, insieme alla famiglia, aveva aderito con circa l’1% delle azioni della banca. Incomincia, quindi, a incrinarsi il fronte del no alla OPS.
Intanto i conti del primo trimestre 2020, nonostante la pandemia, sono stati molto buoni. La banca, infatti, ha riportato un utile dio 1,15 miliardi di euro: un dato molto più alto delle attese del mercato (pari a 751 milioni di euro) e che comunque risulta essere in crescita del 9,6% rispetto agli 1,05 miliardi di euro del primo trimestre 2019.
Analisi grafica e previsionale sul titolo Intesa Sanpaolo
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Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 12 maggio in rialzo dello 0,81% rispetto alla seduta precedente.
Nonostante il poderoso e positivo flusso di notizie che ha interessato il titolo bancario il quadro di lungo periodo non è cambiato.
Il prezzo attuale è sotto l’importantissimo supporto in area 1,52242€. Dopo che la chiusura mensile di aprile ha confermato la tenuta del supporto in area 1,30959€, anche il mese di maggio si sta svolgendo tra i livelli 1,30959€ e 1,52242€. Solo la chiusura di maggio potrebbe dare qualche indicazione sul futuro del titolo.
Rimane, quindi, valido lo scenario che prevede la continuazione della discesa in area 0,96722€ (III° obiettivo di prezzo). Solo una chiusura mensile superiore a 1,52242€ farebbe accantonare questo scenario.