Intesa Sanpaolo non solo si trova ad affrontare la grave crisi economica conseguenza della pandemia da Covid-19, ma anche le tensioni seguite alla OPS su UBI Banca.
il comitato direttivo del Comitato azionisti (Car) composto da Mario Cera, Giandomenico Genta e Armando Santus ha definito l’offerta come «inaccettabile e irricevibile»; giudizio condiviso da imprenditori di peso di Bergamo e Brescia soci di Ubi Banca. Al momento, quindi, circa il 30% del capitale è contrario alla OPS.
D’altra parte, secondo Il Sole 24 Ore Crédit Agricole potrebbe presentare una controfferta su Ubi Banca. Questa ipotesi nascerebbe da uno scenario suggerito dagli advisor di Ubi Banca al management, in virtù delle forti sinergie che porterebbe con sé l’operazione a livello di bancassicurance, asset management e credito al consumo.
Tuttavia l’entrata in campo di un player straniero potrebbe non essere con le direttive del governo, il cosiddetto Golden Power. Ricordiamo che questo provvedimento è nato per impedire scalate ostili alle aziende italiane da parte di soggetti stranieri ora che i prezzi di Borsa sono di “saldo”.
Cosa succederà in futuro? Al momento non è dato sapersi, anche perché alla ripresa della “normalità” il mondo potrebbe non essere più come prima.
Analisi grafica e previsionale sul titolo Intesa Sanpaolo
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Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 20 aprile in rialzo dellom0,49% rispetto alla seduta precedente.
Il prezzo attuale è sotto l’importantissimo supporto in area 1,52242€. Qualora la chiusura mensile di aprile dovesse confermare questa rottura per il mese di maggio si aprirebbero le porte per una continuazione della discesa in area 0,96722€ (III° obiettivo di prezzo). Prima, però, ci sarebbe il supporto in area 1,30959€ che già in passato ha frenato la discesa delle quotazioni.
Attenzioni, quindi, alla chiusura del 30 aprile.