Intesa Sanpaolo è tra i migliori di Piazza Affari per rendimento del dividendo

Intesa Sanpaolo

Dal 2014 in poi, quando il rendimento del dividendo è stato del 2%, è stato un crescendo. A partire dal 2016, infatti, il rendimento del dividendo è stato sempre superiore al 5% con un picco oltre il 9% nel 2019. Solo nel 2020, in seguito a raccomandazioni BCE, il dividendo non è stato distribuito. Già nel 2021, però, è ritornato a essere superiore all’8%. Inoltre, la guidance per i prossimi anni è quella di mantenere una politica dei dividendi molto generosa.

In sostanza, quindi, Intesa Sanpaolo è tra i migliori di Piazza Affari per rendimento del dividendo e potrebbe restarlo anche negli anni a venire.

Andiamo adesso a vedere i possibili sviluppi delle quotazioni.

Intesa Sanpaolo è tra i migliori di Piazza Affari per rendimento del dividendo

Il titolo Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 12 agosto a 1,85386 euro, in rialzo dello 0,75% rispetto alla seduta precedente.

Time frame settimanale

L’inversione rialzista osservata sul time frame giornaliero ha trovato conferma anche su quello settimanale. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno chiuso la settimana sopra la forte resistenza in area 1,8112 euro (I obiettivo di prezzo). A questo punto potrebbero essersi create le condizioni per il raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 2,0382 euro. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 2,2652 euro (III obiettivo di prezzo).

Solo una chiusura settimanale inferiore a 1,8112 euro potrebbe mettere in discussione il rialzo di medio/lungo periodo. In questo caso le quotazioni di Intesa Sanpaolo potrebbero andare ad aggiornare i minimi recenti toccati in area 1,56 euro.

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La valutazione del titolo Intesa Sanpaolo

A livello italiano Intesa Sanpaolo è tra i titoli bancari a sconto rispetto alla media del settore di riferimento qualunque sia l’indicatore utilizzato. Ad esempio, il rapporto prezzo su utili è pari a 10,1x a fronte di un valore medio di 11,4x. Analogo risultato si ottiene andando a considerare il rapporto tra prezzo e fatturato. Da notare che, in quest’ultimo caso, il livello di Intesa Sanpaolo, sebbene inferiore alla media del settore di riferimento, è in assoluto abbastanza elevato essendo pari a 2.

Per il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, Intesa Sanpaolo è sopravvalutata del 6% circa.

Estendendo l’analisi a livello europeo notiamo che la principale banca italiana è o sopravvalutata oppure in linea con i suoi competitors.

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