Visto anche lo storico, quelle Interpump sono tra le azioni sicure su cui investire. Negli ultimi cinque anni, infatti, hanno sempre fatto meglio sia del settore di riferimento che del mercato italiano.
Le cose potrebbero ancora migliorare a seguito della presentazione del piano Esg per il triennio 2023-2025. Le azioni previste dal piano sono 20, delle quali 7 in ambito Environmental, 7 in ambito Social e infine 6 in ambito Governance. L’orizzonte temporale di esecuzione è rappresentato dal triennio 2023-2025, con un obiettivo da realizzare entro il 2027.
Questo evento ha avuto un impatto molto importante sulla view degli analisti. Possiamo, infatti, dire che Interpump presenta un piano Esg e gli analisti migliorano il loro giudizio.
Per citarne solo alcuni, Equita Sim ha portato la raccomandazioni a comprare e prezzo obiettivo a 49 euro. Mediobanca Securities va oltre e indica un prezzo obiettivo in area 51,2 euro con raccomandazione outperform. Per concludere, Banca Akros ha portato il suo prezzo obiettivo a 57 euro.
Il prezzo obiettivo medio, considerando anche gli altri analisti che coprono il titolo, è pari a 50,73 euro per una sottovalutazione di poco superiore al 50%. È interessante notare che anche la dispersione è molto ridotta essendo inferiore al 9%.
Secondo l’analisi fondamentale, invece, la sottovalutazione di Interpump è molto ridotta.
Per concludere ricordiamo che questo titolo non brilla per rendimento del dividendo che storicamente è sempre in prossimità dell’1%.
Interpump presenta un piano Esg e gli analisti migliorano il loro giudizio, ma cosa suggerisce l’analisi grafica?
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Il titolo Interpump (MIL:IP) ha chiuso la seduta del 12 ottobre a quota 33,78 euro, in ribasso dell’1,29% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è ribassista dopo che le quotazioni hanno rotto al ribasso il forte supporto in area 34,49 euro. L’obiettivo naturale di questo movimento potrebbe andare a collocarsi in area 30,92 euro. Qualora, poi, il ribasso dovesse continuare l’obiettivo successivo potrebbe andare a collocarsi in area 25,14 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 19,36 euro (III obiettivo di prezzo).
I rialzisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di chiusure giornaliere superiori a 14,49 euro. Tuttavia una conferma in tal senso si potrebbe avere con la rottura della resistenza in area 16,66 euro. In questo caso potrebbe anche partire una proiezione rialzista la cui massima estensione si colloca in area 50 euro con obiettivi intermedi in area 19 euro e 44 euro.