La moda conquista Instagram e Youtube. Perché questi due social saranno il futuro di questo settore? Sono tantissime le maison che non possono sfilare nelle capitali della moda, così si ricorre al digitale per condividere e promuovere le prossime collezioni resort e spring-summer.
Qual è la soluzione migliore per presentare le nuove collezioni? Una sfilata su YouTube? Una challenge su TikTok? O un pop-up shop sul gioco Animal Crossing di Nintendo? Non tutte le maison si sentono sicure di esplorare terreni incerti, così molte in realtà opteranno per la presentazione online. In questo modo le popolari piattaforme di social media mirano a diventare il fulcro della strategia, come ad esempio Instagram e Youtube. Instagram, già alla moda, è pronto ad ospitare la settimana della moda digitale. Il team fashion di Instagram ha pubblicato un playbook completo per l’hosting di fashion show digitali sull’app. YouTube, inoltre, sta facendo importanti investimenti per corteggiare il popolo della moda.
La moda conquista Instagram e Youtube
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Secondo le stime di eMarketer, Instagram avrebbe dovuto avere un aumento del 1,5% di tempo trascorso delle persone sulla piattaforma nel 2020. Ma ora la società di ricerca crede che Instagram avrà il suo più grande boom, spinto dalla pandemia.
Facebook, la società madre di Instagram, ha registrato un forte calo delle entrate pubblicitarie a marzo, ma il mercato ha iniziato a riprendersi ad aprile, durante il quale le entrate pubblicitarie sono state stabili su base annua. I post sponsorizzati sono diminuiti dal 35% a febbraio al 4% di aprile, secondo Launchmetrics. Le maison hanno quindi bisogno di comunicare con i loro consumatori direttamente. Ma privi di investimenti importanti per attirare i clienti sui loro e-commerce o in negozio, potrebbero prendere in considerazione i vari tools forniti da Instagram. Da poco Facebook (NASDAQ:FB) ha messo in cantiere la creazione di Facebook Shops. Piattaforma e-commerce che sbarcherà presto anche su Instagram, diventanto competitor di Amazon. Il modo di fare shopping sta sicuramente cambiando. Nei prossimi mesi, i marchi devono anche capire come vendere le collezioni ai buyer che non possono spostarsi dalla varie country. Ma questa è un’altra storia.