Sicuramente è capitato a tutti almeno una volta nella vita di passare una notte in bianco. I motivi possono essere molti: si può essere suggestionati da un film che si è appena visto oppure ci si può ritrovare in uno stato di ansia per un evento che deve succedere l’indomani. Il motivo potrebbe anche essere di origine psicologica. Infatti, la difficoltà a dormire può anche essere causata da qualsiasi tipo di sentimento negativo. Però ci sono dei momenti in cui questa condizione si cronicizza e bisogna assolutamente parlarne con un medico e capire da dove deriva. L’insonnia, le notti disturbate e la fatica ad addormentarsi sono delle importanti avvisaglie e un problema sempre più diffuso nella nostra quotidianità. Scopriamo insieme quali possono essere le cause.
Quanto si dovrebbe realmente dormire e quando rivolgersi ad un medico
Indice dei contenuti
Secondo gli studi è necessario dormire circa 8 ore a notte, mentre già 6 sono considerate insufficienti. Quindi se ci si ritrova nella situazione di dormire molto meno di quanto si dovrebbe per lunghi periodi, è meglio subito confrontarsi con un esperto per comprendere l’origine del problema. Ci sono però dei piccoli gesti che possiamo mettere in atto per provare a rendere le nostre nottate più serene. Infatti, mangiare leggero ed evitare di sovraeccitarsi con alcolici o con un uso prolungato dei dispositivi elettronici può veramente aiutare. Se si desidera sapere di più, ecco altri semplici metodi per sconfiggere l’ansia notturna.
Insonnia, notti disturbate e fatica ad addormentarsi potrebbero essere sintomi causati da questi insospettabili problemi
Vediamo però quali possono essere le cause meno ovvie che conducono alla perdita di sonno. Secondo le ricerche dell’ISS gli italiani dormono poco e questo trend è in costante crescita. I soggetti più colpiti sono le donne e le persone anziane. Inoltre, sarebbero emersi dati sorprendenti: a riposare meno sarebbero i fumatori, ma anche le persone che hanno una bassa istruzione. Lo stesso vale per chi gode di poco benessere socio-economico e per chi ha figli sotto i 14 anni. Oltre a questi fattori, però, da poco ne è subentrato uno che ha peggiorato ultimamente la situazione a livello nazionale: la pandemia. L’iniziale periodo di lockdown, infatti, avrebbe totalmente deregolamentato tutte le abitudini, anche quelle concernenti il sonno. Inoltre, la paura e la visione di un futuro incerto avrebbero reso ancora più difficile la gestione dello stress.
Lettura consigliata
Svelato il vero motivo per cui la maggior parte di noi sta dormendo poco in questo periodo