Innaffiare automaticamente le piante in vaso durante le vacanze in 5 modi

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Partire per le vacanze ci carica di energia ed entusiasmo, sebbene prima di farlo tanti siano i preparativi di cui occuparsi. Bisognerà fare i bagagli senza dimenticare nulla di importante, ma anche assicurarsi di svolgere le ultime faccende e lasciare la casa in buono stato. Tra le varie incombenze di cui occuparsi, un posto di rilievo lo occupano le piante. Infatti, in nostra assenza potrebbero necessitare di irrigazioni. Salvo avere qualche persona di fiducia che se ne possa occupare, potrebbe essere una situazione problematica. Si potrebbe rischiare infatti di vedere seccare le proprie piante coltivate con tanto amore e dedizione.

Modi di irrigare a distanza

Per innaffiare automaticamente le piante in vaso durante le vacanze vi sono diverse strade da percorrere. La più professionale, nonché dispendiosa, sarebbe fornirsi di appositi impianti dotati di valvole con timer. In sostituzione molti tendono a utilizzare una bottiglia di plastica inserita al rovescio nel terriccio e forata sul tappo. In realtà, si potrebbe usare una di quelle bottiglie di bevande energizzanti che dispongono già di un piccolo foro. O, per una migliore resa, acquistare dei gocciolatori da apporre sul collo della bottiglia e da incastrare nel terreno.

Vi sono però anche altre soluzioni che potrebbero risolvere il problema e che non richiedono grandi spese e sforzi. Naturalmente dovremo sempre tenere presente le necessità delle nostre coltivazioni e regolarci di conseguenza. Una pianta che vuole poca acqua sicuramente ci desterà meno preoccupazioni e problemi.

Innaffiare automaticamente le piante in vaso durante le vacanze in 5 modi

Prima di vedere le varie soluzioni facciamo delle premesse. Sarà necessario porre le piante in una zona ombreggiata o semi ombreggiata, per evitare che la luce diretta faccia evaporare completamente l’acqua. Ciò ovviamente non significherà lasciarle al buio, dovrà essere comunque presente della luce. Un primo metodo per annaffiarle potrebbe essere quello di servirsi di un vecchio mattone in terracotta, questo materiale infatti assorbe l’acqua. Basterà metterlo in ammollo nell’acqua e poi posizionarlo nel vaso perché rilasci pian piano la sua umidità.

Fattibile quanto classica, la soluzione che si serve di lavandini, vasche da bagno e docce. Basterà posizionarvi un tappetino di plastica, riempire per una decina di cm il sanitario e chiuderne lo scarico. Vi collocheremo poi la nostra pianta priva di sottovaso così che possa assorbire dai fori sottostanti l’acqua.

Ultime 3 soluzioni

Una modalità efficace può essere anche servirsi della classica bottiglia forata sul tappo ma in modo alternativo. Oltre alla bottiglia ci servirà il tubo di una flebo dotato di gocciolatore finale. Incastreremo il tubo nel foro della bottiglia e il gocciolatore nel terreno. Posizioneremo poi la bottiglia rovesciata in alto, ad esempio legata a un’asta di legno. Oggetti utili potrebbero essere poi le cosiddette perle d’acqua. Si tratta di alcune sfere che assorbono l’acqua.

Sarà sufficiente inserirle in un vaso con l’acqua e lasciarvele metà giornata. Andremo poi a posizionarle nel terreno della pianta, in questo modo lo manterranno ben idratato. Infine, se non staremo a lungo via, dopo aver irrigato le nostre piante prima di partire, potremo porvi una pacciamatura di corteccia. Quest’ultima infatti manterrà più a lungo l’umidità nel vaso.

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