Dopo il rialzo della precedente ottava, ma senza particolari segnali di inversione rialzista, inizia bene la settimana del Ftse Mib.
La settimana appena conclusasi ha visto una ripresa del rialzo, anche se manca ancora la conferma
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Questa settimana è stata positiva per i principali indici globali, con le Borse europee in particolare evidenza. Piazza Affari ha guidato il recupero, indossando la “maglia rosa” grazie a un rimbalzo dopo i recenti cali. L’indice Ftse Mib ha superato nuovamente la soglia dei 34mila punti, chiudendo la settimana con un guadagno del 2,1%. Anche gli altri principali indici europei hanno registrato rialzi, con l’EuroStoxx in aumento dell’1%, il Dax dell’1,3% e il Cac40 dell’1,9%.
Uno dei temi centrali della settimana è stata l’inflazione negli Stati Uniti, il cui dato ha deluso le attese del mercato. A settembre, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha mostrato un aumento del 2,4% rispetto all’anno precedente, leggermente al di sotto delle aspettative del 2,3%. Il dato “core”, che esclude le componenti più volatili come alimentari ed energia, ha registrato una crescita del 3,3%. In lieve accelerazione rispetto alla precedente rilevazione del 3,2%. Questo ha suscitato dubbi sull’entità del prossimo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed), atteso per novembre, che potrebbe essere limitato a 25 punti base, invece di un taglio più consistente come avvenuto a settembre.
I mercati guardano ora all’appuntamento della prossima settimana con la Banca Centrale Europea
La riunione della BCE è fissata per il 17 ottobre. Gli economisti si aspettano un nuovo taglio dei tassi di 25 punti base, in linea con il consensus di mercato.
Sul fronte italiano, Bper Banca è stata protagonista della settimana, seguita da Unipol e Monte dei Paschi di Siena (Mps). Bper ha celebrato il successo in Borsa del suo nuovo piano industriale 2024-2027, denominato “B:Dynamic|Full Value 2027”, che prevede un utile di 1,5 miliardi di euro entro il 2027 e un dividendo cumulato cash di 3,2 miliardi di euro durante l’arco del piano. Monte dei Paschi, invece, è stata al centro di speculazioni a seguito delle notizie secondo cui Enrico Marchi, numero uno di Banca Finint e Save, starebbe lavorando alla creazione di un gruppo di imprenditori per acquistare tra il 7,5% e l’11,5% del capitale della banca, attualmente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef).
Nonostante le tensioni geopolitiche in corso, la stagione delle trimestrali è iniziata a Wall Street, con le prime banche americane, come JPMorgan e Wells Fargo, che hanno riportato risultati superiori alle aspettative degli analisti.
Sul fronte dei titoli peggiori della settimana, nel Ftse Mib spiccano Tim, Erg e Leonardo. Tim ha chiuso la settimana con la notizia di una riorganizzazione del management, mentre Stellantis ha annunciato una serie di cambiamenti a livello dirigenziale sotto la guida del CEO Carlos Tavares, con l’obiettivo di rafforzare il focus aziendale sulle priorità del business e affrontare le sfide globali del settore automobilistico. Stellantis ha inoltre confermato che è già in corso il processo per identificare il successore di Tavares, il cui mandato da CEO scadrà nel 2026.
In conclusione, la settimana ha visto una ripresa dei mercati, con Piazza Affari in testa e diverse notizie rilevanti per le principali società italiane.
Inizia bene la settimana del Ftse Mib e dei mercati azionari europei
Acquisti sulle borse europee e a Wall Street, dove l’indice S&P 500 aggiorna per l’ennesima volta il massimo storico. Il Ftse Mib termina in rialzo dell’1,1% a 34.680 punti, con Leonardo (+3,2%), Recordati (+3%) e A2a (+2,7%) sugli scudi. Viceversa, Amplifon (-0,8%) e Bper (-0,6%) chiudono in calo. Giornata povera di spunti, con l’obbligazionario fermo negli Usa per la festività del Columbus Day, mentre Wall Street macina nuovi record aspettando le trimestrali di questa settimana, che includono colossi come Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Netflix. In Europa, cresce l’attesa per la riunione della Bce di giovedì. Quasi certo un taglio di 25 punti base, attenzione alle parole di Lagarde per eventuali spunti sulle mosse future.
Le indicazioni dell’analisi grafica
Dopo una chiusura settimanale neutra, le quotazioni riprendono la strada del rialzo. Una chiusura settimanale superiore a 35.940, poi, potrebbe aprire le porte a una nuova accelerazione rialzista che potrebbe portare le quotazioni oltre livelli che non vede da 20 anni.
Un segnale di debolezza potrebbe arrivare da una chiusura settimanale inferiore a 33.923.
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