Infortunio del bambino a scuola: spetta il risarcimento del danno. Analizziamo il caso.
Nel caso in cui l’alunno riporti un infortunio durante l’orario scolastico, l’istituto è tenuto a risarcire il danno. Infatti, quest’ultimo è tenuto a proteggere e vigilare gli alunni per tutto il tempo in cui sono a scuola e fruiscono degli insegnamenti. Detta responsabilità permane anche durante l’entrata e l’uscita dall’istituto. Ciò in quanto sussiste un obbligo di vigilanza sull’allievo finalizzato ad impedire che lo stesso procuri un danno a sé o ad altri. Un esempio si ha quando l’insegnante si allontana dalla classe, lasciando gli alunni sprovvisti di vigilanza. In tal caso, se durante l’assenza, l’alunno si fa male, il genitore può chiedere il risarcimento del danno all’istituto scolastico. Un altro esempio può essere rappresentato dal caso in cui l’infortunio si verifichi mentre l’insegnante è in classe. Anche qui sussiste l’obbligo di vigilanza che consiste nell’evitare che vengano poste in essere dagli alunni condotte pericolose.
Come ottenere il risarcimento
Indice dei contenuti
Pertanto, in caso di infortunio del bambino a scuola, per ottenere il risarcimento è necessario dimostrare: il fatto storico; il danno all’integrità fisica, che potrà essere un taglio alla testa, una slogatura, una frattura del braccio, ecc.; il nesso causale, ossia che il danno sia stato determinato dalla mancanza di vigilanza da parte della scuola. Inoltre, si dovrà provare che l’evento si è verificato a scuola, quindi durante l’orario in cui il bambino era affidato alla custodia e vigilanza degli insegnanti. All’opposto la scuola non è tenuta al risarcimento se riesce a dimostrare che: il danno si è verificato a causa di un evento imprevedibile ed inevitabile. Inoltre, dovrà provare di aver adottato tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza dei propri studenti.
Cosa fare per avviare la pratica
Se un bambino ha subito un infortunio a scuola, ci sarà sicuramente una relazione dell’accaduto redatta dall’insegnante. Detta relazione va effettuata non oltre le 24 ore dal fatto e deve contenere: – le generalità dello studente infortunato; – la classe e la sezione del bambino; – l’esatta dinamica dell’incidente; -il luogo, la data e ora dell’infortunio; – la presenza di eventuali testimoni; – eventuali soccorsi prestati: se, ad esempio, è stata chiamata l’ambulanza o un medico; – le conseguenze fisiche riportate dallo studente: ad esempio, una frattura, un taglio, una slogatura, ecc.
Successivamente, la scuola, ricevuta la documentazione, è tenuta a compilare il registro degli infortuni e ad effettuare la denuncia all’Inail ed alle autorità competenti. Inoltre, la scuola è tenuta ad avere un’assicurazione contro gli infortuni subiti e provocati dagli alunni. Dal canto loro, i genitori devono raccogliere tutta la documentazione medica necessaria per quantificare i danni subiti. Poi, devono rivolgersi all’avvocato per formulare una richiesta scritta di risarcimento alla scuola. A questo punto, se la scuola non paga o non avvia una transazione, è necessario citarla in giudizio. Nel qual caso, sarà il giudice a decidere sulla questione in seguito all’espletamento del giudizio.