Indici USA ai massimi, indici europei tormentati

ProiezionidiBorsa

Tra i tanti inviti alla cautela che insistono sulla presa di posizioni lunghe di medio termine sugli indi europei, Italia in testa, quello più incisivo è probabilmente quello di derivazione più banale. Basta porsi la domanda seguente: se gli indici europei hanno fatto fatica, molta fatica a staccarsi dai minimi ferragostani mentre gli indici americani ritoccavano i propri massimi storici cosa potrà accadere nel momento in cui negli USA scattassero le prese di beneficio tipiche di questi picchi tanto più in vista degli annunciati rialzi dei tassi?
Oltre alle decisioni sui tassi della FED in Europa , UE in particolare, i temi preoccupanti sono diversi e scottanti:

  • dalla Turchia per la quale molti vedono questo leggera ripresa delle lira come una semplice ri-accumulazione in vista di nuovi crolli specie verso dollaro
  • all’Italia in cui i potentati finanziari vedono di malocchio un governo che su vari temi si ribella al giogo sopportato da anni. Tema che diventerà critico molto critico quando dai migranti si passerà a discutere il famoso tetto del 3% nel rapporto debito/pil. Limite che se rispettato impedirà al governo di rispettare i propri programmi: dalla flat tax , alla ricostruzione post-terremoto a cui ora si è aggiunto il dramma di Genova e relativa ricostruzione con la prevista battaglia con Atlantia spalleggiata da potenti lobby finanziarie
  • non meno meritevole di osservazione è la situazione greca in cui lo sbandierato termine del piano di aiuti internazionali lascia un paese ad alta disoccupazione e senza concrete prospettive di una ripresa in tal senso che possa generare poi entrate fiscali in grado di evitare nuove recrudescenze della crisi finanziaria.
  • Come non bastasse un Mario Draghi che si avvicina al termine del mandato che deve sperare in un concreto rallentamento del ciclo macro-tedesco per evitare di essere costretto dai falchi, specie tedeschi, della BCE a schiacciare il bottone “STOP QE” che per i paesi suddetti segnerebbe l’inizio del caos finanziario.
    Insomma senza voler fare allarmismi pensare di fare i cassettisti su titoli europei in questo momento può essere manovra molto azzardata.

Gianluca Braguzzi
CFI Asset Management and Organization WIAM