Quella indiana è ritenuta da molti studiosi la civiltà più antica della storia. La sua cultura è sicuramente tra le più ricche e affascinanti. Anche se le tradizioni variano molto a seconda delle diverse aree del Paese, siamo abituati ad associare i costumi indiani ad alcuni elementi caratteristici. Tra questi, stoffe di colori accesi, gioielli ad adornare il corpo, la pelle decorata con il mehndi, lunghe e setose chiome corvine. Parte di queste tradizioni è l’Ayurveda, medicina antica, che abbraccia anche l’ambito cosmetico.
Non solo henné, dall’India le erbe ayurvediche per la cura di pelle e capelli
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L’uso dell’henné si è diffuso a partire dall’area sahariana, ma si è puoi esteso gradualmente a tutto il Medio Oriente, per arrivare fino a Pakistan, India, Cina e Vietnam. Oggi lo conosciamo in tutto il mondo. Si usa per tingere e rinforzare i capelli, oppure per realizzare tatuaggi temporanei. Quel che non tutti sanno è che esistono altre erbe dalle proprietà eccellenti per cute e capelli.
La shikakai, shampoo naturale che combatte le affezioni della cute
La polvere di shikakai si ricava da frutti, foglie e corteccia di Acacia concinna. È ideale per il lavaggio dei capelli, perché contiene naturalmente saponine ed ha un pH adeguatamente basso. Tradizionalmente è usata per combattere la forfora e persino l’alopecia. La shikakai è utilizzata anche sul viso per le sue proprietà astringenti e purificanti.
Mescolala con acqua calda per ottenere una crema. Lasciala riposare mezz’ora e poi distribuisci e massaggia con cura su cute e capelli bagnati. L’ideale è lasciarla agire per almeno 15 minuti prima di risciacquare, coprendo con una cuffietta da doccia o della pellicola. Può anche essere lasciato in posa più a lungo per potenziarne l’effetto. I capelli saranno puliti e molto lucenti, la cute detersa senza aggressione e libera da sebo e forfora. Con l’uso costante si potrà notare un grande miglioramento. Si può mescolare la shikakai con altre erbe ayurvediche, come bhringraj, brahmi, o amla.
Quando si maneggia la polvere è una buona idea indossare una mascherina o coprire il naso, perché è volatile e brucia se inalata. Tuttavia, appena creata la pasta con acqua, il problema sparisce. Bisogna comunque evitare il contatto con gli occhi.
L’amla combatte forfora e incanutimento, dona capelli forti, lucenti e disciplinati
È estratta dai frutti di Emblica officinalis, nota come uva spina indiana.
Esalta il colore dei capelli scuri, li lascia lucidi, forti e disciplinati, stimola i follicoli e aiuta la crescita. L’amla è ricca di vitamina C e flavonoidi, antiossidanti utili per contrastare l’invecchiamento. Per pelle e capelli se ne usa l’olio, oppure la polvere.
Si può combinare ad altre erbe, come ad esempio la shikakai, e si prepara allo stesso modo. L’accortezza è di lasciar riposare l’impasto due ore prima di usarlo, per potenziarne gli effetti.
La shikakai e, soprattutto, l’amla, potrebbero scurire i capelli. Tale effetto è solo temporaneo, ma sconsigliamo l’uso a chi ha i capelli chiari e tali li vuol mantenere.
Dall’India le erbe ayurvediche per la cura di pelle e capelli: Sidr e Kapoor Kachli
Presentiamo due erbe che non scuriscono, adatte anche a chi sfoggia una chioma bionda.
Il sidr, Ziziphus spina-christi, è ricco di sali minerali e ha proprietà antinfiammatorie. È usato per il lavaggio dei capelli e del corpo. Dona molto volume alla chioma, previene la caduta e la forfora. Ha proprietà deodoranti ed è indicato per trattare eczema, dermatiti e psoriasi. A volte è accomunato alla cassia e chiamato henné neutro, anche se si tratta di una pianta del tutto diversa.
Abbiamo poi profumatissimo kapoor kachli, Hedychium spicatum. Oltre a donare una fragranza deliziosa all’impacco di erbe, è condizionante, rafforzante, antimicrobico e antinfiammatorio.