Sono molti i casi in cui una patologia o una disfunzione sensoriale limitano la capacità lavorativa del cittadino. In questi casi è possibile richiedere un sussidio economico mensile che l’INPS eroga a vario titolo ed in base ai requisiti. Per l’anno 2021, gli importi delle indennità relative ai casi di invalidità hanno subito alcune variazioni e lievi aumenti. Oggi vogliamo approfondire un caso specifico di invalidità che interessa alcuni contribuenti che presentano una grave compromissione della vista. Vediamo allora come ricevere l’indennità mensile INPS di 1.248,83 euro per chi soffre di questa disfunzione.
Quali sono i trattamenti INPS che si possono ricevere congiuntamente
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La persona alla quale si riconosce una totale invalidità può avere diritto, oltre alla pensione mensile, all’indennità di accompagnamento. Questi due trattamenti che l’INPS mette a disposizione del richiedente presuppongono delle condizioni differenti. Il caso che vogliamo analizzare oggi interessa le persone che certificano una cecità assoluta. A questi soggetti, l’INPS rilascia una doppia prestazione se ricorrono gli specifici requisiti. A tal proposito, è importante sottolineare che per l’anno 2021 tanto la pensione di invalidità quanto l’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti hanno subito delle rivalutazioni.
Quest’anno infatti gli importi si distribuiscono nel seguente modo: l’assegno di pensione di invalidità corrisponde a 310,48 euro al mese con un limite di reddito pari a 16.982,49 euro, identico quindi al 2020; aumenta invece l’importo dell’indennità di accompagnamento che si attesta a 938,35 euro al mese senza limiti di reddito. Ebbene, come ricevere l’indennità mensile INPS di 1.248,83 euro per chi soffre di questa disfunzione?
Chi sono i ciechi assoluti e come si distinguono dai ciechi parziali o ipovedenti
Chi certifica il possesso dei requisiti può presentare istanza all’INPS per entrambi i sussidi economici. In questa maniera è possibile ottenere il doppio beneficio. A tal proposito, ricordiamo che si riconoscono come ciechi assoluti civili quei soggetti che presentano una totale cecità e non una ipovisione. Questo significa che il residuo visivo non deve superare un ventesimo ad entrambi gli occhi. La cecità assoluta rappresenta dunque la mancanza della vista o la mera percezione di luce o ombra. Questo secondo quanto stabilisce l’art. 11 della Legge n. 382/1970. Tale menomazione, inoltre, deve essere ascrivibile ad una causa congenita o acquisita che non sia conseguente a eventi di guerra, infortunio lavorativo o di servizio.
Ecco quando richiedere l’indennità mensile INPS di 1.248,83 euro per chi soffre di questa disfunzione. Coloro che invece presentano una cecità parziale, devono tener conto di altri requisiti come specifica la normativa di riferimento INPS. Per i ciechi parziali, oltre alla pensione di invalidità, è possibile ottenere una indennità INPS extra sopra i 200 euro come si legge qui.