Indennità e congedi per chi ha figli con queste novità dell’INPS

INPS

L’obiettivo del nostro legislatore è di favorire e sostenere il più possibile la genitorialità prevedendo diverse misure, importanti come l’assegno unico. Ma dal 13 agosto 2022 arrivano altre grandi novità per tanti lavoratori neogenitori che consentiranno di conciliare al meglio la vita lavorativa e quella familiare. Grazie al D.Lgs.n.105/2022 che ha previsto in materia di maternità, paternità e congedo parentale un equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori. Nonché per i prestatori d’assistenza. Il Decreto è finalizzato altresì a conseguire la parità di genere e la condivisione delle responsabilità da parte di entrambi i genitori. Grazie al suddetto Decreto indennità e congedi per chi ha figli saranno erogate tenendo maggiormente in considerazione la conciliazione tra vita privata e professionale. L’INPS con il messaggio n. 3066/2022 fornisce le prime indicazioni in relazione alle indennità di maternità, paternità e congedo parentale in vigore dal 13 agosto 2022.

Come sarà l’indennità di maternità per le lavoratrici autonome

Le lavoratrici autonome potranno ottenere l’indennità giornaliera anche per i periodi antecedenti i 2 mesi prima del parto qualora vi siano gravi complicanze della gravidanza. O nel caso di forme morbose persistenti che possono essere aggravate dallo stato di gravidanza. Tali condizioni dovranno essere accertate da un medico dell’ASL. L’indennità sarà la stessa che si applica per i periodi di tutela della maternità/paternità.

Ecco come cambia il congedo di paternità obbligatorio

Con questa misura il papà lavoratore dipendente si astiene dal lavoro per un periodo di 10 giorni lavorativi. Il nuovo congedo può essere fruito nel periodo che va da 2 mesi precedenti la data del parto fino a 5 mesi dopo la nascita. L’indennità spetta anche nel caso di morte perinatale del figlio. Il congedo si fruisce inoltre anche durante il congedo della madre lavoratrice. In caso di parto plurimo la durata è aumentata a 20 giorni lavorativi. Il lavoratore deve dare comunicazione in forma scritta al datore di lavoro dei giorni in cui intende fruire della misura, almeno 5 giorni prima. l’indennità riconosciuta è pari al 100% della retribuzione.

Indennità e congedi per chi ha figli con queste novità dell’INPS

La novità in ordine a tale indennità è che il diritto viene esteso fino a 12 anni d’età del bambino. Mentre in precedenza era fino a 6 anni e con una diversa ripartizione dei periodi indennizzabili. Alla madre spetta, fino ai 12 anni del bambino o del suo ingresso in famiglia in ipotesi d’adozione, un periodo indennizzabile di 3 mesi. Lo stesso vale per il padre. Entrambi i genitori avranno diritto in alternativa tra loro ad un ulteriore periodo indennizzabile di 3 mesi. Pertanto entrambi i genitori avranno un periodo massimo indennizzabile complessivo di 9 mesi.

Entrambi i genitori possono fruire complessivamente di 10 mesi di congedo parentale, mentre al genitore solo sono concessi 11 mesi indennizzabili al 30%. Per i periodi ulteriori ai 9 mesi indennizzabili per entrambi i genitori è dovuta un’indennità fino al 12°anno d’età pari al 30% della retribuzione. In tale caso però sarà dovuta soltanto qualora il reddito individuale dell’interessato sia inferiore a 2,5 volte il trattamento minimo della pensione.

Lettura consigliata

Da agosto l’INPS paga 500 euro alle famiglie che faranno questa domanda

Consigliati per te