In Italia si teme l’aumento dei costi dei mutui. Con l’incremento dei tassi di interesse ad inizio febbraio, alcuni mutui hanno raggiunto livelli non visti dal 2008. Quali sono le opzioni per un risparmiatore con un finanziamento sulla casa e per chi sta per acquistare un immobile? Quale tipo di mutuo sarebbe il più conveniente?
L’aumento dei tassi di interesse deciso dalla Banca Centrale Europea a febbraio ha messo a dura prova i mutui, sia quelli a tasso variabile che fisso. Si prevede che la BCE possa aumentare ulteriormente i tassi a marzo, rendendo la situazione ancora più critica. È importante che i risparmiatori e i futuri acquirenti di casa valutino attentamente le diverse opzioni disponibili prima di scegliere il mutuo più adeguato alle loro esigenze.
Incubo mutui dopo la BCE specialmente per chi ha un tasso variabile
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Il problema riguarda sia i mutui a tasso variabile che quelli a tasso fisso. I tassi di interesse sui mutui a tasso variabile hanno raggiunto livelli non visti dalla crisi finanziaria del 2008. Tuttavia, anche i tassi sui mutui a tasso fisso sono aumentati. Si stima che gli aumenti degli ultimi 12 mesi abbiano inciso per circa 200 euro a rata. E con un possibile ulteriore aumento a marzo l’onere potrebbe salire di altri 40 o 50 euro.
Chi ha già un mutuo a tasso fisso non deve preoccuparsi, perché continuerà a pagare gli interessi stabiliti al momento della stipula del contratto. La situazione è più critica per chi ha un mutuo a tasso variabile. Ma anche per chi sta per accenderne uno e deve decidere se optare per un tasso fisso o variabile.
La soluzione da adottare per evitare una rata alle stelle
Per proteggersi dall’aumento dei tassi di interesse sui mutui ci sono tre soluzioni. Chi ha un mutuo a tasso variabile ha la possibilità della rinegoziazione, portabilità o della surroga. Invece un mutuo a tasso fisso offre una protezione da eventuali aumenti futuri. Tuttavia, bisogna tenere presente che rimarrà fisso anche quando i tassi inizieranno a scendere. Gli analisti prevedono un calo dei tassi nel 2024 e nel 2025.
Per allontanare l’incubo mutui dopo la BCE, una soluzione potrebbe essere un mutuo a tasso variabile con CAP. L’opzione CAP è un limite oltre il quale il tasso di interesse non può salire. Questo mutuo permette, così, di sfruttare eventuali cali futuri. Ricordiamo che un mutuo è un investimento a lungo termine, quindi è importante non lasciarsi condizionare dalle circostanze attuali e guardare al futuro.
Per chi può acquistare casa in contanti meglio seguire questa soluzione o optare per il mutuo?
Chi compra casa adesso e può pagarla in contanti ha un bel dilemma. Meglio acquistare la casa senza utilizzare il finanziamento oppure accendere un mutuo? Anche in questo caso per fare la scelta corretta occorre tenere in considerazione ciò che può accadere nei prossimi anni. Accendere un mutuo variabile con CAP e investire i contanti in un’obbligazione a tasso fisso potrebbe essere una soluzione vantaggiosa nel lungo periodo.