Tra i tanti bonus previsti nel Decreto Sostegni bis si evidenziano due bonus distinti per una determinata categoria di lavoratori. Si tratta di incredibili bonus da 800 a 950 euro senza ISEE cumulabili con l’assegno di invalidità e che saranno corrisposti in tempi brevi. I bonus saranno erogati una tantum e come promesso non bisognerà aspettare molto. Ma le indennità non sono per tutti ma riguardano una precisa platea di beneficiari. Vediamo chi può accedere ai bonus in tempi brevi.
Incredibili bonus da 800 a 950 euro senza ISEE cumulabili con l’assegno di invalidità e che saranno corrisposti in tempi brevi
Indice dei contenuti
I nuovi bonus riguardano una platea di lavoratori a tempo determinato colpiti dalla crisi del settore dovuta alla pandemia Covid.
Nello specifico l’una tantum è riconosciuta ai lavoratori dell’agricoltura e ai lavoratori autonomi del settore della pesca.
Possono fare richiesta del bonus di 800 euro gli operai agricoli con contratti a tempo determinato. Inoltre, devono possedere almeno 50 giornate di lavoro nel 2020. Mentre, per i pescatori il bonus è di 950 euro.
I bonus si aggiungono all’indennità di 1.600 euro prevista per i lavoratori dello spettacolo, turismo, stagionali e sport. Inoltre, il bonus INPS da 1.600 euro si aggiunge al precedente bonus di 2.400 euro.
Bonus agricoli di 800 euro
Il bonus per i braccianti di 800 euro spetta a coloro che all’atto della presentazione della domanda non abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Sono esclusi i contratti di lavoro a intermittenza senza il riconoscimento dell’indennità di disponibilità. Per fare domanda sono richieste almeno 50 giornate di lavoro effettivo nel 2020 e un contratto di lavoro a tempo determinato.
Il bonus è compatibile con l’assegno di invalidità, ma è incompatibile con il reddito i cittadinanza e il reddito di emergenza. Inoltre, è incompatibile con la precedente indennità di 2.400 euro.
Per i pescatori previsti 950 euro
Prevista per i pescatori un’indennità di 950 euro per il mese di maggio per i lavoratori autonomi che esercitano l’attività e non sono titolari di pensioni. Inoltre, devono essere iscritti solo alla Gestione Separata INPS e a nessuna altra forma previdenziale obbligatoria.