periodi di prezzi alle stelle diventa quasi cruciale la ricerca di almeno una seconda fonte di entrata. Un discorso che, se è valido in linea generale, lo è ancor di più per le famiglie con figli, dove le occasioni di spesa si moltiplicano a dismisura. Come fare? Le alternative passano dal generare un nuovo reddito da lavoro dipendente o da un’attività autonoma o dal costituire una rendita passiva. Al riguardo, è incredibile quanto incasso ogni 6 mesi se sposto 30.000 euro dal conto sul miglior BTP a 5 o 7 anni.
Più in generale, molto dipende dalla propria propensione al rischio, se è nulla, media o alta. Qui analizziamo il caso di chi intende mettere in piedi una rendita periodica costante con cui rimpinguare le finanze personali. Pertanto ci concentriamo sul reddito fisso per salvaguardare il ritorno del capitale a scadenza e sapere già in anticipo quale sarà il rendimento.
Perché prediligere i titoli di Stato
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Tra gli strumenti disponibili su questo segmento di mercato, i titoli del debito pubblico offrono all’investitore una buona opportunità di guadagno. Da mesi i rendimenti sono risaliti anche sul tratto breve e medio dell’omonima curva, dando modo di guadagnare senza esporsi ai tipici rischi dei ioli di lungo periodo.
I BTP sono obbligazioni emesse dal Dipartimento del Tesoro del MEF, che si impegna a restituire il capitale a scadenza e a pagare una cedola periodica. Una volta emessi, essi vengono continuamente scambiati sul mercato secondario fino a scadenza. Pertanto il rendimento varia nel tempo a seconda delle dinamiche del mercato.
Non solo, ma è anche un elemento da considerare laddove non si fosse pienamente sicuri di portare a termine l’investimento. La liquidazione anticipata dello strumento, infatti, potrebbe generare una perdita come un guadagno in conto capitale.
Incredibile quanto incasso ogni 6 mesi se sposto 30.000 euro dal conto sul miglior BTP a 5 o 7 anni
Vediamo ora a quanto ammonterebbe l’ipotetica rendita semestrale investendo 30mila € su un BTP a medio termine. In particolare, prediligeremo i titoli con una buona cedola nominale, a cui eventualmente aggiungere anche un possibile extra rendimento sul prezzo. Su conti deposito, invece, alcune banche anticipano il pagamento degli interessi.
Sulla scadenza più corta da noi ipotizzata, 5 anni, vediamo il BTP con ISIN IT0005521981. Si tratta di un giovane bond (data emissione: 30 novembre 2022) che scadrà il 1° aprile 2028, quindi con 4,85 anni di vita residua.
La cedola lorda annua è del 3,4%, pari al 2,975% netto. In pratica con 30mila € di capitale l’investitore incassa una cedola semestrale netta di 446 € ogni 1° di aprile e di ottobre di ogni anno fino a scadenza.Quindi, si tratta di una rendita netta annua di quasi 900 € (892,50). In più bisogna considerare l’extra rendimento finale visto che il titolo prezza a 98,20 centesimi. Ad aprile 2028, infatti, l’emittente rimborserà il valore nominale di 100.
Il copione più o meno si ripete anche settennale. Il titolo con ISIN IT0005542797 scadrà a metà giugno 2030 e ha una cedola lorda del 3,70%, ossia l’1,61875% netto semestrale. Con 30mila € sul bond, quindi, ogni 6 mesi s’incassano 485 € sul conto, che diventano 970 € se riferiti all’anno.
Oggi il bond scambia sotto cento (sui 97,54 centesimi), pertanto nell’estate 2030 bisognerà mettere in preventivo anche il guadagno in conto capitale.