Se investire è relativamente semplice, non altrettanto può dirsi in merito all’abilità di saper generare un ricco montante a scadenza. Qui infatti entrano in gioco parecchi elementi, la cui sapiente combinazione può portare a risultati davvero lusinghieri. Ad esempio, è incredibile quanto guadagno investendo 50.000 euro al 5% per 10 anni con questo interesse particolare. Vediamo di quale si tratta.
Le regole d’oro del buon investimento
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A prescindere dal sentiero seguito, vi sono alcune regole d’oro alla base del successo in ambito finanziario.
Il primo tassello rimanda al tempo dell’investimento, dato che di norma al suo aumentare cresce anche la probabilità di raggiungere un dato obiettivo. Tanto sul reddito fisso quanto sul capitale di rischio, i rendimenti attesi crescono al crescere della durata dell’investimento. Il mordi e fuggi è adatto ai super esperti, figura alla quale non può accostarsi l’investitore medio.
Parimenti essenziale è la diversificazione del portafoglio. Un patrimonio gestito tutto in bond o in azioni o tutto in strumenti alternativi offre il fianco alla ciclicità del trend del mercato di riferimento. Invece l’avere in portafoglio strumenti scorrelati alza il grado di protezione contro il rischio e, abbiamo visto, spesso aumenta il rendimento medio finale.
Infine vi è il binomio costi e ricavi. I primi vanno contenuti al massimo, visto che le mancate spese (di gestione e/o commissioni) sono i primi guadagni certi. Sul fronte ricavi, invece, una grossa differenza in termini di montante finale la fa la scelta tra interesse semplice o composto. Di cosa s tratta?
Interesse semplice contro interesse composto
In economia si dice che l’interesse è il prezzo da pagare per prendere in prestito del denaro altrui. Pertanto tra chi prende e chi concede in prestito il denaro l’interesse è passivo nel 1° caso e attivo nel 2°.
In altre parole, l’interesse dice quanta parte della liquidità prestata deve essere corrisposta a titolo di interesse al termine del tempo contemplato.
Cruciale si rivela altresì il loro regime di capitalizzazione. In quello semplice, l’interesse è proporzionale al tempo e al capitale impiegato. Qui gli interessi prodotti sono corrisposti alle scadenze prefissate e non vengono sommati al capitale che li ha generati. Cioè si nega loro la possibilità di generare ulteriori interessi. Quest’ultima circostanza, invece, si verifica con l’interesse composto.
Incredibile quanto guadagno investendo 50.000 euro al 5% per 10 anni con questo interesse particolare
La differenza tra i due regimi la si percepisce meglio se si considerano i montanti finali di un capitale investito secondo le logiche dell’uno o dell’altro metodo.
Ipotizziamo adesso di avere 50mila € da gestire a lungo termine e di non effettuare nessun versamento aggiuntivo periodico. Inoltre ipotizziamo un rendimento medio annualizzato da qui al futuro pari al 5% lordo. Quali sarebbero i montanti finali?
Sulla durata a 10 anni, gli interessi lordi prodotti sarebbero pari a 25mila € in regime di interesse semplice e a 31.444,73 € in quello composto. Passerebbero, rispettivamente, a 50.000 e 82.664,90 euro sulla durata a 20 anni e a 75mila e 166.097,14 € dopo 30 anni. Inutile dire che all’aumentare del tempo e/o del rendimento annuo la differenza tra i due montanti a scadenza diventa sempre più abissale.
In chiusura avvisiamo il Lettore che gli importi effettivi potrebbero anche divergere da quelli illustrati. Sono diversi, infatti, i parametri che influenzano il montante finale, anche alla luce della durata complessiva dell’investimento.