La pioggia di vendita sui titoli di Stato di queste settimane sta innalzando i rendimenti sui titoli del debito pubblico. Pertanto, alcune considerazioni che valevano fino a pochi mesi fa, oggi non valgono più.
Oggi sul mercato gli operatori vendono titoli di Stato per diversi motivi. Tuttavia, quando i prezzi scendono i potenziali guadagni aumentano, anche sulle brevi e medie scadenze. Per avere un’idea al riguardo, metteremo a confronto tre tipici strumenti del reddito fisso molto graditi dai risparmiatori. Il riferimento è a BTP, ai buoni fruttiferi e al conto deposito.
Incredibile quanto fruttano 20.000 euro a 3 anni sui titoli di Stato, buoni postali o il conto deposito
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Partiamo dal rendimento dei due prodotti d’investimento emessi dallo Stato: i buoni postali e i titoli di Stato, appunto. I primi derivano dalla Cassa Depositi e Prestiti, mentre Poste si occupa solo di collocarli presso i risparmiatori. I secondi vengono emessi tramite il Tesoro, un Dipartimento del MEF (Ministero Economia e Finanze).
In entrambi i casi, c’è la garanzia dello Stato, la tassazione è agevolata al 12,50% e sono esenti dall’imposta di successione. Gli investitori in buoni non pagano spese di sottoscrizione, gestione e rimborso finale. Quest’ultimo può aversi in qualunque momento, anche prima della scadenza, ottenendo sempre la restituzione integrale del capitale.
Sui titoli di Stato tale garanzia sussiste solo a scadenza, mentre durante la fase di maturazione il prezzo fluttua liberamente sul mercato. Ad esempio, abbiamo visto un bond a 15 anni che agli attuali prezzi di mercato garantirebbe una rendita lorda del 3,50% fino al 2037.
I possibili guadagni a 36 mesi tra buoni e titoli di Stato
Passiamo ora ai numeri, ossia ai possibili rendimenti di un investimento a 3 anni. Tra i buoni oggi disponibili, il prodotto 3X4 dà modo di disinvestire alla prima finestra temporale senza perdere gli interessi. In tal caso, il rendimento effettivo annuo lordo alla fine del 3° anno è dello 0,10%.
Tra i BTP consideriamo il bond (ISIN IT0005090318) con scadenza al 1° giugno 2025 e cedola lorda all’1,50%. Al prezzo di chiusura di ieri, 99,27 centesimi, il rendimento effettivo netto annuo è dell’1,532%. Quindi un ipotetico investimento di 20mila euro farebbe guadagnare quasi 900 euro netti in 3 anni, commissioni incluse Nulla da eccepire, è incredibile quanto fruttano 20.000 euro a 3 anni sui titoli di Stato.
Vediamo quanto fruttano 20.000 euro sul conto deposito
Passando al conto deposito (CD), i migliori rendimenti si spuntano sul prodotto a vincolo. Inoltre la differenza può farla la presenza di eventuali promozioni, come ad esempio l’imposta di bollo pagata direttamente dalla banca. Ad ogni modo abbiamo visto qual è oggi il miglior CD per guadagnare fino al 2% di interessi.
Abbiamo fatto una ricerca in rete e scoperto un prodotto vincolato proposto da una banca di credito cooperativo. Il tasso annuo lordo a 36 mesi è dell’1,75%, cui vanno detratte le tasse.
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