Per ogni malessere e malattia, esiste sempre una qualche pianta in natura capace di alleviare almeno un po’ i sintomi. Sono proprio queste le piante che, da sempre, le nostre nonne e le loro prima ancora, usano per trattare vari disturbi. Alcune di queste piante contengono sostanze che la scienza ha riconosciuto essere davvero efficaci in ambito terapeutico. Altre, invece, sono semplicemente utili come placebo, ovvero, credendo che funzionino ci si sente già meglio.
Tra le varie piante impiegate in questo modo, il ramolaccio è spesso impiegato dalle nonne per trattare tosse e stitichezza.
Incredibile ma vero è questo l’ortaggio che le nostre nonne usano per curare tosse e stitichezza
Indice dei contenuti
Il ramolaccio è una radice dal gusto dolce e pungente perfetto per insaporire le insalate e può essere di vari colori e forme. Infatti, esistono ramolacci bianchi, viola, neri e rossi, lunghi e cilindrici o tondeggianti.
Questa radice si coltiva prevalentemente in Europa e in Cina e fin dall’antichità è famosa per le proprietà curative che sembrerebbe avere. Infatti, le nostre nonne spesso usano il ramolaccio come detossificante, per depurare l’organismo dopo un periodo in cui si ha mangiato male. Oppure, spesso si considera un ottimo alleato nel combattere la ritenzione idrica e nel favorire la digestione. Poi, anche le vie urinarie sembrerebbero trarre benefici dal consumo di quest’ortaggio, che essendo un diuretico naturale aiuta a mantenere libere da infezioni le vie. Inoltre, il ramolaccio contiene elevate quantità di vitamina C e per questo potrebbe essere un valido alleato del sistema immunitario.
Infine, i decotti di ramolaccio sarebbero ottimi rimedi della nonna per curare la tosse, sia secca che grassa.
È importante ricordare che, tutti questi benefici della pianta, derivano da cure casalinghe e non da studi scientifici comprovati. Per cui, il ramolaccio non è assolutamente una cura magica per tutti i malesseri elencati. Inoltre, ricordiamo che, in presenza di malesseri fisici, è sempre indicato rivolgersi ad un medico. Tuttavia, può essere utile conoscere questi piccoli metodi, tramandati da generazione in generazione.
Come coltivare il ramolaccio
Il ramolaccio è un ortaggio estremamente versatile in cucina e facile da coltivare. Inoltre, cresce molto in fretta, visto che dal momento della semina, i germogli saranno visibili in appena 3 giorni. Per cui, incredibile ma vero è questo l’ortaggio che le nostre nonne usano per curare tosse e stitichezza ed è anche semplice da coltivare. Esistono due varietà principali di ramolaccio: quella estiva e quella invernale. La seconda ha una forma più tondeggiante e si semina a fine estate, per raggiungere la completa maturazione in inverno, dopo circa 4 mesi.
Questo ortaggio si adatta facilmente a ogni tipo di terreno, purché sia soffice, ma è importante evitare i ristagni. Inoltre, perché le piante abbiano tutto lo spazio necessario a crescere, si consiglia di lasciare 30 cm tra una pianta e l’altra.
Per il resto, la coltivazione del ramolaccio non richiede particolari cure ed una volta raccolto è possibile conservarlo al fresco anche per due mesi.
Per cui, è questo l’ortaggio amato dalle nonne per la sua versatilità in cucina e per le sue proprietà.